Aggiornamento :
La presentazione e la disposizione delle pagine del sito difendiamolaverita.it sono state modificate perciò vedrete una differenza tra le catture presentate qui e il loro sito ma il contenuto resta lo stesso, anche i link indicati qui non portano più alle pagine del loro sito ma li potete ritrovare sul loro sito.
Pare anche che il sito difendiamolaverita.it non sia più gestito da Ferdinando Sellitto ma da altri pappagalli di Samuele Morcia, però il sito continua a spacciare le stesse dicerie, menzogne e calunnie, ciò dimostra che dietro al sito difendiamolaverita.it non ci sarebbe solo la mente malata di un seguace di Samuele Morcia ma che potrebbe essere lui stesso a indicare il contenuto da pubblicare. Perciò quando si legge "Sellitto" nel articolo che segue ci si può associare "Samuele Morcia".
La presentazione e la disposizione delle pagine del sito difendiamolaverita.it sono state modificate perciò vedrete una differenza tra le catture presentate qui e il loro sito ma il contenuto resta lo stesso, anche i link indicati qui non portano più alle pagine del loro sito ma li potete ritrovare sul loro sito.
Pare anche che il sito difendiamolaverita.it non sia più gestito da Ferdinando Sellitto ma da altri pappagalli di Samuele Morcia, però il sito continua a spacciare le stesse dicerie, menzogne e calunnie, ciò dimostra che dietro al sito difendiamolaverita.it non ci sarebbe solo la mente malata di un seguace di Samuele Morcia ma che potrebbe essere lui stesso a indicare il contenuto da pubblicare. Perciò quando si legge "Sellitto" nel articolo che segue ci si può associare "Samuele Morcia".
Come dice Sellitto stesso
: “errare è umano, perseverare è diabolico”. Anche se non è
proprio cosi, perseverare nell’errore è solo da ignorante, da
illuso o da chi ne cerca guadagno. Questo articolo dà chiarimenti
per scegliere quale di questi casi privilegiare.
Se siete una persona in
cerca di verità, vi consiglio di leggere questo articolo fino in
fondo per non restare ingannato.
Sellitto, come tutti gli
altri oratori di Gallinaro, continua a diffondere le sue dicerie a
proposito di papa Francesco deformando il Vangelo a profitto del
luogo di Gallinaro e dei suoi gestori. Ma più che oratori, questi
sono « pappagalli » che ripetono a sproposito (per non
dire a profitto e piacere loro) quello che sentono dire ma che non
capiscono. Questi sono i fatti di quello che sono, fanno e dicono.
Vediamo ancora di
capire quali sono i sbagli di questi “pappagalli” (per
definizione, un pappagallo è un uccello che ripete, senza capirlo,
quello che ode, animale simpatico e divertente ma che può
disturbare, perciò non è un offesa, è solo una metafora).
Sellitto ha
pubblicato sul suo sito web (www.difendiamolaverita.it), approvato
dai gestori del luogo di Gallinaro, una pagina dedicata a contrastare
certi detti di papa Francesco.
La tecnica di
Sellitto è di prendere un detto del
papa e di estrarlo dal suo contesto originale e/o di cambiare parole
precise che modificano il senso della frase ; cosi Sellitto può dare
il senso che vuole lui al detto, un senso sempre negativo e poi lui
si fa bravo nel contrastarlo cercando lode da chi non ha capito il
suo gioco/giogo. Ma questo Sellitto non
ha proprio niente di meglio da fare ??? Qual’è il suo interesse
occulto ?
Il senso autentico di un
detto può solo essere capito nel suo contesto di origine. In questa
pagina tutti i detti del papa deformati da Sellitto saranno rimessi
nei loro contesti originali per capirli e cosi vedere tutti i sbagli
di Sellitto e compagnia.
In questo articolo
vedrete in rosso i
commenti di Sellitto, in
blu le citazioni di papa Francesco nel loro contesto,
in verde i commenti
spiegativi.
Cliccandoqui potete trovare tutte le parti del sito web di Sellitto chesaranno commentate in questo articolo
(queste parti sono tratte dal sito web di Sellitto il 18/04/2015
prima della pubblicazione del commento che segue e alle quale si
riferisce. Perciò queste parti contengono i pensieri autentici di
Sellitto escludendo ulteriori modifiche).
La pagina web di Sellitto
inizia, prima di elencare una serie di altri detti, con questo detto
del papa :
"Signore,
dammi la grazia di diventare un buon cristiano, una buona cristiana,
perché io non ce la faccio"
(Preghiera di Bergoglio - 11 settembre 2014)
Sellitto
vuole fare credere che il papa sta parlando per lui stesso per cosi
fare credere che il papa non sarebbe cristiano e dunque un
usurpatore, bla bla bla... piatto tipico di Sellitto e degli altri
pappagalli di Gallinaro, nessuna novità. Vediamo di capire il
significato autentico del detto.
Prima
di tutto il papa non dice una preghiera personale, è una preghiera
che il papa invita tutti a fare per ricevere la grazia di diventare
Cristiano (discepolo di Gesù Cristo) perché non si può diventare
Cristiano senza l’aiuto di Gesù Cristo (altrimenti che cosa
sarebbe venuto a fare più di 2000 anni fa ???). Gesù dice nel
Vangelo : “Non
voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”
(Giovanni 15, 16). Dunque
dobbiamo sempre chiedere a Dio questa sua grazia per diventare
discepoli di Gesù Cristo. Visto le critiche dei pappagalli di
Gallinaro, questi non sanno questo, e poi vogliono fare i maestri...
Rimettiamo
questa frase nel suo contesto di origine : Il papa ha detto questo
durante l’omelia del Vangelo secondo Luca 6, 27-38.
Di cosa parla questo passo di Vangelo ? Amare
i nemici ! Benedire chi ti maledice ! Pregare per chi ti maltratta !
Un
insegnamento fondamentale e rivoluzionario di Gesù, unico per
natura, la caratteristica fondamentale di chi vuole essere Cristiano
autentico, niente di meno.
Chi,
sulla faccia di tutta la terra, che ha vissuto, che vive e che vivrà,
può avere l’arroganza di dire che gli viene spontaneo
di amare un nemico, benedire chi lo maledice e pregare per chi lo
maltratta ??? CHI ??? Se non viene spontaneo
di fare sempre tutto questo per tutti, significa che non si è un
buon cristiano e che si ha sempre bisogno di Gesù Cristo per
aiutarci a fare quello che ha insegnato !!! Dunque papa Francesco a
ragione di invitare tutti a dire "Signore,
dammi la grazia di diventare un buon cristiano, una buona cristiana,
perché io non ce la faccio"
(Preghiera di papa Francesco - 11 settembre 2014 tratto dall’Omelia
del Vangelo secondo Luca 6, 27-38 a Santa Marta)
Per
capire quello che dice il papa, non si deve mescolare la mentalità
cristiana con la mentalità mondana, altrimenti c’è solo
confusione, il Vangelo è Vangelo, la mondanità è mondanità.
Per approfondimenti :
Questi
“pappagalli sapientoni”, nei loro incontri domenicali, si danno
gloria nel “commentare” a piacere e profitto loro l’Apocalisse
(testo difficile da capire per tutti i simboli che contiene e che
dunque può essere facilmente manipolato per deformare il suo
messaggio per difendere interessi particolari) diffondendo cosi
dicerie e seminando odio (predicando “amore”, questo è il più
disgustoso !) nei cuori di persone semplici, pero rinnegano nei fatti
gli insegnamenti semplici del Vangelo facilmente comprensibili anche
da un bambino ma pero difficilissimi da praticare sempre, peccato per
loro.
1.
"Non esiste un Dio cattolico"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
2.
"Cristo si è fatto peccato... e i peccati... sono nel suo
corpo"
Sellitto
vuole fare intendere che il papa ha detto una eresia.
Prima
di tutto, in più di sbagliare, Sellitto non ha nessuna autorità per
decretare una eresia.
Le
frasi sono estratte dall’omelia (fatta a Santa Marta, 15 giugno
2013) del papa che commenta la seconda lettera ai Corinzi di San
Paolo capitolo 5, versetti 14-21.
Cosa
dice questo passo Vangelo ?
“Colui
che non aveva conosciuto peccato,
Dio lo fece
peccato in nostro favore,
perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.” (2 Cor 5,
21)
In
un altro passo di Vangelo (citato da Sellitto stesso per contraddire,
a sproposito, il papa) c‘è scritto :
“Egli
portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.”
(1 Pt, 2, 21-25)
Dunque
il papa ha solo citato
e commentato
due passi di Vangelo.
Poi,
Sellitto dice che c’è una “differenza sottile” tra quello che
dice il Vangelo e quello che dice il papa però Sellitto non si dà
la pena di spiegare quale sia questa differenza... ipotetica. In
verità non c’è nessuna differenza perché il papa sta solo
citando
il Vangelo.
Per
sicurezza, guardate voi stesso se c’è una differenza tra quello
che dice il papa e quello che dice il Vangelo (comparando con i due
passi citati qui sopra) :
Citazione
del papa :
“E quando noi andiamo a confessarci, per esempio, non è che
diciamo il peccato e Dio ci perdona. Noi troviamo Gesù Cristo e gli
diciamo: questo è tuo e io
ti faccio peccato
un’altra volta. E a lui piace, perché è stata la sua missione:
farsi
peccato per noi,
per liberarci. Cristo
si è fatto peccato per me e i peccati sono là, nel suo corpo,
nel suo animo. Questo è da pazzi, ma è bello: è la verità. Questo
lo scandalo della croce.”
Sellitto
omette di indicare il contesto dei detti del papa per deformare il
messaggio e creare confusione nella gente.
3.
"Il cristiano deve vantarsi dei propri peccati"
Prima
di tutto Sellitto, nel titolo della pagine, scrive "Il cristiano
deve
vantarsi dei propri peccati", poi
Sellitto si sbugiarda da solo
e scrive quello che il papa ha detto “Possiamo
gloriarci da parte nostra solo dei nostri peccati” e “Di quali
cose si può
vantare un cristiano?”.
Dunque
il papa NON ha mai detto “deve”,
ma ha detto “può”,
c’è la grande differenza che il vanto NON è un requisito del
cristiano ma è una possibilità.
Questo vale per tutti quelli che vorrebbero trarre orgoglio
dall’essere cristiano, questi non devono essere orgogliosi ma
possono solo “vantarsi” di essere peccatori (anche se è solo un
ricordo) per ritornare a sani pensieri di umiltà cristiana.
Al
fine della giornata un cristiano potrebbe pensare “oggi ho fatto
questo e questo di meglio degli altri” e diventare orgoglioso ma
questo non è buono, invece deve pensare a tutti i peccati che ha
potuto fare in azioni o in omissioni anche involontariamente, e alla
grazia di Dio ricevuta tuttavia per conservare la propria umiltà
cristiana. E questo che si deve capire.
I
detti del papa nel loro contesto :
Poi
Sellitto, per contraddire il papa, scrive : “Il cristiano si deve
compiacere di non peccare”.
Vediamo
cosa dice Gesù a chi si compiace di non essere peccatore :
«Due
uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro
pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O
Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri,
ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due
volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano
invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al
cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me
peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a
differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si
umilia sarà esaltato»
(Luca 18, 10-14)
Questo
è il “vanto del peccatore” del quale parla il papa, un “vanto”
della nostra miseria per non vantarsi e restare umile, bisogna avere
una sensibilità cristiana e non mondana per capire questo.
Sellitto
cita 1Gv 3, 6 e 1Gv 3, 8 e commenta : “Ciò che dice l’Apostolo
Giovanni è l’esatto contrario di quanto affermato da Bergoglio.”
Però
l’apostolo Giovanni non dice il contrario di quello che dice il
papa, Giovanni e il papa dicono due cose che si completano.
“Chiunque
rimane in lui (Gesù Cristo) non pecca; chiunque pecca non lo ha
visto né l'ha conosciuto” (1Gv 3, 6).
“Chi
commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è
peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per
distruggere le opere del diavolo” (1Gv 3, 8).
Giovanni
dice che chi conosce Gesù Cristo e rimane al suo seguito non pecca
più perché Cristo distrugge il peccato.
Il
papa NON dice che si deve peccare, il papa dice che anche se non si
pecca più si deve ricordare quando si era peccatore e la salvezza
data da Gesù per rendere sempre gloria a Dio.
Così
Sellitto non ha capito il senso dei discorsi del papa e ne modifica
il senso citando a sproposito passi di Vangelo.
4.
"Il posto privilegiato dell'incontro con Cristo è il
peccato"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
Il
passo del Vangelo commentato dal papa ci presenta una peccatrice che
incontra/capisce veramente Gesù mentre un fariseo che gli stava
seduto vicino non arrivava ad incontrarLo/capirLo (Luca 7, 36-50).
Dunque la peccatrice ha potuto incontrare Gesù in profondità mentre
il fariseo no (per lui è stato solo un incontro superficiale).
Sellito
cita 2 Cor 12, 9-10 e commenta “San Paolo afferma di vantarsi delle
“debolezze”, che sono cosa ben diversa rispetto al “peccato”.
Infatti l’Apostolo esplicita in modo chiaro queste “debolezze”:
“infermità”, “oltraggi”, “necessità”, “persecuzioni”,
“angosce sofferte per Cristo”. Quindi San Paolo dice di “vantarsi
delle sue debolezze” affinché dimori in lui la potenza di Cristo;
Bergoglio dice, stravolgendo le parole di San Paolo, di “vantarsi
del peccato” perché il peccato è il posto privilegiato
dell’incontro con Cristo.”.
Si
deve sapere che il peccato è frutto di debolezza spirituale e che il
peccato è un infermità (elencata nella lista delle debolezze di San
Paolo) spirituale dalla quale Gesù ci guarisce. D’altra parte, il
papa non ha mai detto di “vantarsi del peccato” ma ha detto
citando San Paolo :
“Il
posto privilegiato dell’incontro con Gesù Cristo – ricorda il
Papa - sono i propri peccati”. Sembra una “eresia questa -
osserva - ma lo diceva anche San Paolo” che si vantava di due cose
soltanto: dei suoi peccati e di Cristo Risorto che lo ha salvato:
“E
per questo riconoscere i propri peccati, riconoscere la nostra
miseria, riconoscere quello che noi siamo e quello che noi siamo
capaci di fare o abbiamo fatto è proprio la porta che si apre alla
carezza di Gesù, al perdono di Gesù, alla Parola di Gesù ‘Vai in
pace, la tua fede ti salva!’, perché sei stato coraggioso, sei
stata coraggiosa ad aprire il tuo cuore a Colui che soltanto può
salvarti”.
Gesù
dice agli ipocriti: “le prostitute e i pubblicani vi precederanno
nel Regno dei Cieli”. “E’ forte questo!” – conclude il Papa
– perché quanti si sentono peccatori “aprono il loro cuore nella
confessione dei peccati, all’incontro con Gesù, che ha dato il
sangue per tutti noi”.
Gesù
sulla terra è venuto ad incontrare peccatori per salvarli, non santi
perché senza di Lui non ci sono santi !
Chi
può avere l’arroganza di dire “io sono senza peccato” ??? CHI
??? Dire/pensare questo vale a dire che NON si ha bisogno di Gesù
Cristo perché Gesù stesso dice : « Non
sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Ora andate e
imparate che cosa significhi: "Voglio misericordia e non
sacrificio"; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti,
ma dei peccatori »
(Matteo 9, 12-13 e Marco 2, 17)
Sellitto
cita senza capire e fa dire al papa cose che il papa non ha mai detto
per deformare il suo messaggio e creare confusione nella gente.
Per approfondimenti :
5.
"La Croce di Gesù esprime tutta la forza negativa del male"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
6.
Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci "non è
la verità : semplicemente non finirono"
Sellitto
scrive : “Quale spirito conferisce a Bergoglio l’autorità e il
diritto di annullare
le parole
degli evangelisti
con riferimento ai “cinque pani e ai due pesci”, dicendo
testualmente: “Non si moltiplicarono. No, non è la verità:
semplicemente non finirono”?!”
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
passo di Vangelo è questo : “Gli risposero: «Non abbiamo che
cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qua». E
dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque
pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la
benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li
distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e
portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che
avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le
donne e i bambini.” (Matteo 14, 17-21)
Questo
episodio è riportato più volte da tutti e 4 i Vangeli (Matteo 14,
17-21 ; Marco 6, 30-44 ; Matteo 15, 32-39 ; Marco 8, 1-10 ; Luca 9,
10-17 ; Giovanni 6, 1-14) con molta similitudine.
Domanda
per Sellitto e quelli che “pensano” come lui : dove
sta scritta nel Vangelo la parola “moltiplicare” ?
Da nessuna parte ! Perciò il papa NON annula le parole del Vangelo
come suggerito da Sellitto.
Il
fatto che ci sia stata una “moltiplicazione” è solo una
deduzione,
però le uniche attività che il Vangelo attribuisce a Gesù sono “E
dopo aver
ordinato
alla folla di sedersi sull'erba, prese
i cinque pani e i due pesci e, alzati
gli occhi al cielo, pronunziò
la benedizione, spezzò
i pani e li diede
ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.”.
Più
che moltiplicare i pani, Gesù spezza
i pani e li dà. Il Vangelo NON parla esplicitamente di
“moltiplicazione”. Questo passo di Vangelo comporta anche tanti
riferimenti a numeri che hanno tutti un significato preciso che
permette di capire il senso profondo del brano.
Dunque
si può dire che i pani e i pesci “non finirono” invece di dire
che sono stati “moltiplicati” perché per “non finire” deve
pure accadere qualche cosa, perciò in sostanza significa la stessa
cosa.
Quello
che vuole fare capire il papa è solo che Gesù non fa giochi di
prestigio e che si deve avere una comprensione più profonda della
persona di Gesù e di quello che fa.
Più
che fermarsi a delle parole si deve capire il senso profondo di
questo passo di Vangelo che è una anticipazione dell’Eucarestia e
che significa che Dio dà tutto all’Uomo in modo che non manchi di
nulla e chiede a tutti gli Uomini di condividere i Suoi doni con chi
è nel bisogno per “sfamare” tutti sempre.
Più
che “non finirono”, non finiscono quei doni e l’Amore che Dio
dà a tutti gli Uomini, e non finiranno mai come quelle “dodici
ceste piene di pezzi avanzati”.
Sellitto
sbaglia ancora una volta nelle sue accuse contro il papa.
7.
"Gesù, quando si lamenta, bestemmia? Il mistero è questo"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
8.
La Madonna era umana e forse aveva voglia di dire al Signore:
"Bugie! Sono stata ingannata!"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
9.
Giovanni Battista ha vissuto "il buio dello sbaglio, il buio
di una vita bruciata nell'errore"
Sellitto
intitola il suo articolo “Giovanni
Battista ha
vissuto il
buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell'errore”,
ma poi ancora una volta si sbugiarda citando il detto del papa che
dice : “Lungo
la strada di Giovanni si
è affacciato
quindi «il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata
nell’errore.”.
C’è
una grande differenza tra il titolo di Sellitto e quello che ha detto
il papa ; il titolo suppone che il Battista sia stato uno “sbandato”
che ha fato una vita piena di sbagli, però il papa NON ha detto
questo, ha solo detto che il Battista può avere subito, come ogni
Uomo, un fase di dubbi temendo di avere sbagliato la propria vita.
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa fa una riflessione
(un’attività estranea agli “pappagalli” di Gallinaro) sulla
figura del Battista facendo accenno a “la notte oscura dell’anima”
che non è una cosa negativa ma positiva che aiuta a crescere nel
cammino cristiano come insegnato da San Giovanni della Croce.
“la
notte oscura dell’anima” è una pratica spirituale cristiana che
include fasi di dubbio, confusione, senso di smarrimento, ... (potete
cercare su internet per più informazioni).
Di
certo Sellitto non conosce questa pratica spirituale cristiana e
pensa, a sproposito, che il papa parla del Battista in modo
disprezzante. Mentre papa Francesco fa un grande elogio di Giovanni
Battista che si fa “grande” nell’umiltà, una virtù cristiana.
Sellitto
sbaglia ancora una volta travisando le parole del papa.
10.
"Anche la ribellione a Dio è una preghiera"
Il
detto del papa nel suo contesto :
“Gesù,
quando si lamenta – ‘Padre, perché mi ha abbandonato!’ –
bestemmia ?
Il mistero è questo. Tante volte io ho sentito persone che stanno
vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto o si
sentono sole e abbandonate e vengono a lamentarsi e fanno queste
domande: perché? Perché? Si ribellano contro Dio. E io dico:
‘Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera’.
ERA UNA PREGHIERA quando Gesù ha detto a suo Padre: ‘Perché mi ha
abbandonato!’”.
Fonte :
http://www.cercoiltuovolto.it/2014/vaticano/papa-francesco-omelia-30-settembre-2014-santa-marta/
Ancora
una volta il titolo dato da Sellitto al suo articolo non corrisponde
con le parole esatte del papa, ciò porta a inesattezza e confusione.
Il
papa NON invita a ribellarsi contro Dio come suggerito da Sellitto.
Ognuno può essere tentato di ribellarsi contro Dio quando è nelle
difficoltà. Però la maggioranza delle persone non conosce Dio e la
loro « ribellione » è solo un modo che può portare a
conoscerLo. Papa Francesco invita a meditare sulle parole di Gesù
sulla Croce per aiutarci nelle nostre difficoltà. Papa Francesco
dice che NON è
bestemmia
interpellare Dio nelle nostre difficoltà, ma è PREGHIERA come Gesù
stesso ha fatto sulla Croce.
Anche
Giacobbe ha lottato con Dio per una notte intera prima di ricevere la
benedizione data da Dio (Genesi 32, 23-33).
Benedetto
XVI (del quale questi di Gallinaro non si sono mai lamentati) ha
detto a questo proposito : « Il
testo biblico ci parla della lunga notte della ricerca di Dio, della
lotta per conoscerne il nome e vederne il volto; è la notte della
preghiera che con tenacia e perseveranza chiede a Dio la benedizione
e un nome nuovo, una nuova realtà frutto di conversione e di
perdono. La notte di Giacobbe al guado dello Yabboq diventa così
per il credente un punto di riferimento per capire la relazione con
Dio che nella preghiera trova la sua massima espressione. La
preghiera richiede fiducia, vicinanza, quasi in un corpo a corpo
simbolico non con un Dio nemico, avversario, ma con un Signore
benedicente che rimane sempre misterioso, che appare irraggiungibile.
Per questo l’autore sacro utilizza il simbolo della lotta, che
implica forza d’animo, perseveranza, tenacia nel raggiungere ciò
che si desidera. E se l’oggetto del desiderio è il rapporto con
Dio, la sua benedizione e il suo amore, allora la lotta non potrà
che culminare nel dono di se stessi a Dio, nel riconoscere la propria
debolezza, che vince proprio quando giunge a consegnarsi nelle mani
misericordiose di Dio. Cari fratelli e sorelle, tutta la nostra vita
è come questa lunga notte di lotta e di preghiera, da consumare nel
desiderio e nella richiesta di una benedizione di Dio che non può
essere strappata o vinta contando sulle nostre forze, ma deve essere
ricevuta con umiltà da Lui, come dono gratuito che permette, infine,
di riconoscere il volto del Signore. E quando questo avviene, tutta
la nostra realtà cambia, riceviamo un nome nuovo e la benedizione di
Dio. »
(Piazza San Pietro, Mercoledì 25 maggio 2011,
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2011/documents/hf_ben-xvi_aud_20110525.html
)
Sellitto
e compagnia non sono abituati a questi tipi di preghiere, le
preghiere di chi cerca Dio, perché per questi di Gallinaro “pregare”
significa solo moltiplicare parole, anche recitando Ave Maria e Padre
Nostro (dei quali non capiscono il significato autentico), per
ottenere quello che desiderano (salute, miracoli, apparizioni,
seguaci, ...).
A
proposito, Gesù, nel Vangelo, dice :
“Pregando
poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire
ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il
Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele
chiediate.”
(Matteo 6, 7-8)
11.
"Rimproverare il Signore" è preghiera
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa parla della preghiera di Mosè, ma anche il Vangelo ci mostra
Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, che rimproverano Gesù senza pelli
sulla lingua :
“Marta
disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non
sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio,
egli te la concederà»”
(Giovanni 11, 21-22)
“Maria,
dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi
dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe
morto!».”
(Giovanni 11, 32)
Marta
e Maria sono in atteggiamento di preghiera e di rimprovero... E cosa
fa Gesù ? Le fulmina ? No, risuscita Lazzaro !
Tutto
ciò dimostra che il papa ha più conoscenza del Vangelo che questo
Sellitto presuntuoso. Perciò le insinuazioni di Sellitto sono false.
Il
papa invita a una preghiera che ci permette di conoscere Dio sempre
di più e non a recite commode.
D’altra
pare Sellitto scrive : “Chi ha rimproverato, rimprovera e sempre
rimprovererà il Padre è il Suo nemico, satana, che al Padre si è
ribellato, si ribella e si ribellerà, fino a quando sarà gettato
nello stagno ardente di fuoco.”
Dunque,
secondo
Sellitto,
Marta e Maria del Vangelo, amiche
e discepole di Gesù,
che hanno rimproverato Gesù sono destinate allo “stagno
ardente di fuoco”
come dice Sellitto !!! Mentre Marta e Maria sono
riconosciute sante da ogni Cristiano !!!
Qui Sellitto sfoga tutta la sua ignoranza e cattiveria stupida. Che
tristezza !!!
In
verità, Sellitto e compagnia sono abituati alle “preghiere”
comode di chi sta seduto in poltrona ignorando nei fatti chi soffre,
e non alle preghiere di chi soffre davvero.
12.
"Dio... in grado di fare tutte le cose"? "Ma non è
così"
Ancora
una volta il titolo dato da Sellitto al suo articolo è ingannevole
rispetto a quello che ha detto il papa.
Papa
Francesco ha detto : “Quando leggiamo nella Genesi il racconto
della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago,
con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non
è così.”.
Il
senso del titolo di Sellitto è molto diverso da quello che ha detto
il papa. Il titolo di Sellitto suggerisce che Dio non è onnipotente.
Dunque Sellitto vuole ingannare la gente facendo credere che il papa
nega l'onnipotenza di Dio.
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa NON nega l'onnipotenza di Dio come suggerito da Sellitto. Il
papa dice che la Genesi va capita in profondità e non
superficialmente.
Sellitto
scrive : “Come può un cristiano cattolico accostare la Creazione
di Dio al Big Beng?”
Il
Big-Bang è un FATTO dimostrato dalla scienza come il fatto che la
terra gira intorno al sole o che la terra è sferica. Sellitto vuole
forse contraddire dei fatti ??? Se dunque il Big-Bang è un FATTO
accertato si deve capire cosa vuole dire la Genesi, qual'è il suo
significato autentico al di là di una lettura fondamentalista perché
il Big-Bang è un fatto dimostrato mentre “Dio che fa l'universo in
6 giorni” non è dimostrabile da niente e chi ha scritto la Bibbia
non è stato testimone oculare dei “fatti”... Perciò o la Genesi
è falsa, o c'è da capire il suo significato autentico, e è proprio
questo che si deve fare.
La
Chiesa nel passato ha già fatto l'errore di volere contrastare la
scienza perseguitando Galileo, oggi ha capito il suo errore e
giustamente non vuole fare altri errori; perciò invita a una
comprensione più profonda e più autentica della Bibbia. La fede e
la scienza sono due cose che non possono essere mescolate (la fede
non è scienza e la scienza non è fede), però si possono aiutare a
vicenda nel capire sempre meglio il mondo in cui si vive.
D'altra
parte, Sellitto scrive : “Dio è intervenuto innumerevoli volte
nella storia mostrando la Sua Onnipotenza, dalla creazione ai tempi
nostri, attraverso quelli che si chiamano "i miracoli" (non
magie) che sono quegli avvenimenti straordinari di natura
sovrannaturale, che superano in modo chiaro ed inequivocabile le
leggi della natura e che non sono giustificabili umanamente e
scientificamente, di cui la storia dell'umanità è piena.”
Così
Sellitto rilega l'azione di Dio a interventi straordinari,
sovrannaturali, miracolosi, escludendo dunque Dio dalla vita
quotidiana dell'Uomo che Egli Ama ad ogni istante, Gesù Cristo ci ha
rivelato che Dio opera costantemente senza riposo per il bene
dell’Uomo :
“Ma
Gesù rispose loro: «Il
Padre mio opera sempre
e anch'io opero».
Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché
non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi
uguale a Dio.”
(Giovanni 5, 17-18)
Per
Sellitto, se non ci sono miracoli, interventi straordinari,
sopranaturali, secondo Sellitto, Dio non esiste. Perciò Sellitto
rinnega o non conosce l'azione costante di Dio e il Suo Amore,
Sellitto rinnega o non conosce Dio rivelato da Gesù Cristo... e poi
Sellitto, Samuele, Patrick e compagnia si danno il titolo di
“cristiani veri” aggredendo chi è molto più Cristiano di
loro... Tutte bestemmie vere !
Sellitto
dimostra di essere il solito fondamentalista con tendenze fanatiche
che legge la Bibbia senza capirne il significato profondo e che vuole
erigere la sua ignoranza a livello di sapere. Tutta miseria !
13.
"Non c'è, nemmeno per chi crede, una verità assoluta"
Ancora
una volta il titolo di Sellitto è ingannevole perché Sellitto
scrive “non c’è...” mentre il papa dice “non parlerei...”.
C’è una grande differenza perché Sellitto suppone una
affermazione mentre il papa invita a un approfondimento, un
chiarimento.
A
Sellitto piace proprio “contraddire” il papa per farsi bravo. Qui
Sellitto se la prende con la parola “assoluto”, una parola che
non esiste nel Vangelo ma che Sellitto appioppa a Gesù.
I
detti del papa nel loro contesto :
Tra
l’altro il papa ha detto :
“Per
cominciare, io non parlerei, nemmeno per chi crede, di verità
“assoluta”, nel
senso che assoluto è ciò che è slegato, ciò che è privo di ogni
relazione.
Ora,
la verità, secondo la fede cristiana, è l’amore di Dio per noi in
Gesù Cristo. Dunque, la verità è una relazione!”
(Lettera
di Bergoglio a Scalfari, pubblicata su “la Repubblica” - 4
settembre 2013)
Notate
bene che
Sellitto nel suo articolo non cita quest’ultima frase che
spiega bene qual’è la verità in cui crede il papa e ogni
Cristiano autentico.
Questa frase smonta tutte le insinuazioni di Sellitto !
Il
papa spiega anche bene qual’è il senso di “assoluto”, “ciò
che è slegato, ciò che è privo di ogni relazione” dunque in
questo senso una “verità assoluta” esclude la relazione
di Amore di Dio con l’Uomo e perciò il papa fa questo chiarimento
sulla parola “assoluta”.
Sellitto
scrive : “I cristiani possiedono la Verità: Cristo”.
Sellitto
parla di una “verità” come un “oggetto” da possedere e che
può anche essere usato per dominare gli altri, mentre il papa parla
della verità cristiana che è una relazione di Amore (che include
incontri, dialogo, ...), la verità manifestata da Gesù Cristo “via,
verità e vita” che durante tutto il Vangelo Ama, dialoga e
incontra.
14.
Il Bene secondo coscienza
Il
detto del papa nel suo contesto :
Secondo
Sellitto, uno che non ha mai sentito parlare di Gesù, di Dio e dei
suoi comandamento non può fare del bene, non può amare la sua
moglie, i suoi figli, i suoi amici, ... niente di tutto questo,
secondo Sellitto, può solo fare il male !
Questo
è falso, perciò ci deve essere per forza qualche cosa nell’Uomo
che lo guida a fare il bene, questo si chiama “coscienza”, la
stessa che ci fa avere rimorsi quando si capisce di avere fatto
qualche sbaglio... Perciò l’Uomo con la coscienza addormentata o
distolta può fare del male, ma l’Uomo con la coscienza sveglia e
libera cercherà sempre di fare quello che è bene. La coscienza è
nella parte più intima dell’Uomo che può “parlare” con Dio,
Sommo Bene (come dice bene Sellitto per una volta, una cosa l’ha
azzeccata, è festa !).
In
verità nella storia ci sono stati più Uomini uccisi in nome di
“dio” che per altri motivi...
“verrà
l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E
faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.”
(Giovanni 16, 2-3)
Anche
Gesù Cristo fa parte di queste vittime, ucciso da chi ha messo da
parte la propria coscienza per obbedire a leggi di Dio pervertite da
interessi particolari !!! Come accade ancora oggi sopratutto nei
paesi islamici, ma non solo.
Perciò
un compito importante del Cristiano è di svegliare e liberare le
coscienze (da modelli predefiniti soggetti a egoismo) per portare
alla piena conoscienza di Dio come ha fatto Gesù stesso nel Vangelo
quando diceva ai suoi discepoli “Svegliatevi !”.
Sellitto
scrive : “Non esiste per chi crede e deve aiutare a credere il
mondo nel Dio cattolico il Bene secondo coscienza”
Vediamo
cos’è la coscienza secondo il “catechismo della Chiesa
cattolica” (scritto molto prima dell’arrivo di papa Francesco)
che Sellitto sembra non conoscere o rinnegare :
“«
Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a
darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce, che lo
chiama sempre ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, quando
occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore [...]. L'uomo ha
in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore [...]. La
coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove
egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità
propria ».
Presente
nell'intimo della persona, la coscienza morale le ingiunge, al
momento opportuno, di compiere il bene e di evitare il male. Essa
giudica anche le scelte concrete, approvando quelle che sono buone,
denunciando quelle cattive. Attesta l'autorità della verità in
riferimento al Bene supremo, di cui la persona umana avverte
l'attrattiva ed accoglie i comandi. Quando ascolta la coscienza
morale, l'uomo prudente può sentire Dio che parla.”
Il
Vangelo dice anche :
“Figlioli,
non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui
rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio
è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi,
se
il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio;
e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i
suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui”
(1Gv 3, 18-22)
Geremia
nell’Antico Testamento scrive, annunciando l’alleanza di Dio con
gli Uomini per mezzo di Gesù Cristo e la sua “legge” dell’Amore
:
«Ecco
verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele
e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come
l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano
per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno
violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. Questa
sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei
giorni, dice il Signore: Porrò
la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore.
Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Non
dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il
Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più
grande,
dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi
ricorderò più del loro peccato.»
(Geremia 31, 31-34)
Ancora
una volta le insinuazioni di Sellitto contro il papa sono false.
15.
"La salvezza... si regala, è gratuita"
I
detti del papa nel loro contesto :
La
gratuita va capito nel senso di “senza merito”. Chi può meritare
che uno muoia per lui ?
Chi
può avere l’arroganza di dire “io merito che questo sia morto
per me” o “morire per me era il minimo che poteva fare” ? Chi
può avere questa arroganza ? Proprio nessuno !!!
La
morte di Gesù in Croce è un regalo che Lui ci ha dato di volontà
propria, manifestando cosi un Amore che non può essere meritato, un
Amore che ci salva gratuitamente :
“Per
questo il Padre mi ama: perché io
offro la mia vita,
per poi riprenderla di nuovo. Nessuno
me la toglie, ma la offro da me stesso,
poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo.
Questo comando ho ricevuto dal Padre mio.”
(Giovanni 10, 17-18)
Può
salvarsi da solo uno che non sa nuotare e che sta affogando nel mare
? Questo che sta affogando può meritare che uno muoia al posto suo
nel tentativo di salvarlo ? No ! Però è proprio questo che Gesù
fa, muore al posto nostro per salvarci. Questo è la grazia di Dio.
Le
parole grazia e gratuita hanno la stessa radice latina, tra i
sinonimi di grazia c’è : perdono, clemenza, assoluzione, condono,
amnistia, indulgenza, indulto, aiuto divino, misericordia,
benedizione, amore, benevolenza, benignità, favore, ...
San
Paolo scrive :
“Infatti,
mentre
noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi
nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire
per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per
una persona dabbene. Ma Dio
dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora
peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati
dall'ira per mezzo di lui. Se
infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per
mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo
riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro
Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.”
(Romani 5, 6-11)
E
ancora :
“Similmente,
come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti
peccatori, così
anche per l'obbedienza di uno solo tutti
saranno costituiti giusti.
La
legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma
laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia,
perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche
la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù
Cristo nostro Signore.”
(Romani 5, 19-21)
E
ancora :
“Anche
voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali
un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe
delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini
ribelli. Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche
tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le
voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura
meritevoli d'ira, come gli altri. Ma
Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha
amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con
Cristo: per
grazia infatti
siete stati salvati.
Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in
Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria
ricchezza della sua grazia
mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per
questa grazia
infatti siete salvi mediante la fede; e
ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere,
perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in
Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le
praticassimo.”
(Efesini 2, 1-10)
Perciò
quando il papa dice che la salvezza è
un regalo, sta solo citando il Vangelo
!
Cosi
le dicerie di Sellitto dimostrano solo la propria ignoranza del
Vangelo e del insegnamento di Gesù, poi Sellitto si crede tanto
cristiano e vuole fare il maestro diffondendo la propria ignoranza e
aggredendo chi ne sa più di lui !!!
Il
Cristiano non fa il bene per salvarsi, comprarsi la salvezza,
meritarla, ma il Cristiano fa il bene perché è già stato salvato
dal peccato e fa per gli altri quello che è stato buono per lui.
Altrimenti un cristiano sarebbe come i farisei del tempo di Gesù che
facevano i loro rituali di purificazione per essere benedetti da Dio,
i stessi farisei che hanno fatto uccidere Gesù, il Cristiano
autentico non fa queste cose !
Rispetto
alla santificazione, Sellitto cita testi dell’Antico Testamento
scritti prima della rivelazione di Gesù perciò sono incompleti e
fuorviante se non si ha capito prima l’insegnamento di Gesù in
profondità. Altrimenti si cade negli stessi errori degli scribi e
farisei del tempo di Gesù e che Lo hanno fatto uccidere.
Sellitto
scrive : “Bergoglio parla di “bene irrinunciabile” quando
invece San Paolo parla di “tesoro geloso”. Gesù non ha mai
considerato un “bene irrinunciabile” (come affermato da
Bergoglio) la sua uguaglianza con Dio, ma non l'ha considerata un
“tesoro geloso” (come ci dice San Paolo). Dire di “non
considerare un bene irrinunciabile” equivale a dire che quel bene è
rinunciabile: quindi si può rinunciare a quel bene. Il che
porterebbe a significare e a ritenere che Gesù Cristo considera un
bene rinunciabile la Sua divinità. Mai Cristo potrebbe però
rinunciare alla Sua natura divina. Affermare questo porterebbe a
negare e a far negare la natura divina di Cristo, Uomo Dio.”
Qui
Sellitto vaneggia proprio, parte in un mare di supposizione di cose
che il papa non ha mai detto !!! D’altra parte “tesoro geloso”
e “bene irrinunciabili” sono sinonimi, un tesoro è un bene
(anche prezioso) e quando uno è geloso di una cosa non può
rinunciarci perciò diventa una cosa irrinunciabile, perciò “tesoro
geloso” = “bene irrinunciabili”. Perciò tutti i vaneggiamenti
di Sellitto sono falsità.
Ecco
il meglio per la fine :
Sellitto
scrive : “Per salvarci dobbiamo dapprima purificarci...
Quindi la purificazione
richiede la nostra totale volontà”
Dunque
secondo Sellitto la purificazione è compito nostro...
Ma
il Vangelo ci insegna che è solo Gesù che purifica di volontà Sua
il lebbroso che incontra (persona considerata impura dai farisei al
tempo di Gesù), toccandolo per guarirlo :
“Quando
Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un
lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi
sanarmi». E
Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E
subito la sua lebbra scomparve.”
(Matteo 8, 1-3)
Di
certo il lebbroso non seguiva Gesù prima di averLo incontrato e di
essere stato purificato gratuitamente da Lui, ma dopo di questo anche
il lebbroso si può essere messo al seguito di Gesù.
Questo
passo di Vangelo dimostra falso quello che scrive Sellitto.
Sellitto
manifesta le sue tendenze al farisianesimo che è incompatibile con
l’essere Cristiano.
Sellitto
è affetto dalla sindrome da fariseo che gli fa avere paura della
gratuità e che gli fa preferire avere l’impressione di pagare “di
tasca sua” quello che Dio gli dà gratuitamente. Alla base di
questa sindrome c’è l’egoismo o meglio l’egocentrismo come lo
dice bene il papa:
“Proprio
l’egoismo, essere al centro di tutto… E’ tanto difficile
ascoltare la voce di Gesù, la voce di Dio, quando uno gira intorno a
se stesso: non ha orizzonte, perché l’orizzonte è lui stesso. E
dietro a questo c’è un’altra cosa, più profonda: c’è la
paura della gratuità. Abbiamo paura della gratuità di Dio. E’
tanto grande che ci fa paura.” (Omelia di Santa Marta, 4 novembre
2014)
Anche
se nel caso di Sellitto e compagnia, il suo “orizzonte” non è
forse direttamente lui stesso ma il luogo di Gallinaro, una
proiezione del suo ego e dei suoi desideri egoistici che lo acceca
completamente e gli impedisce di vedere l’“orizzonte” indicato
da Gesù di Nazaret, un “orizzonte” molto più ampio e bello.
16.
"Tutti noi finiremo. Andiamo sulla strada dell'annullamento
esistenziale della vita. ...I martiri diminuiscono fino al nulla; e
noi... andiamo verso la terra dove tutti finiremo"
Il
detto del papa nel suo contesto :
Nella
sua omelia sul tema dei martiri, il papa parla solo della vita del
corpo che è destinato a finire come lo dimostra il ritorno alla
polvere di tutti quelli che hanno vissuto prima di noi.
“Con
il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla
terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere
tornerai!”
(Genesi 3, 19)
Qui
il papa NON parla della vita eterna assicurata da Gesù Cristo, NON
la mette in dubbio, qui non ne parla proprio perché non è il tema
della sua riflessione.
Perciò
Sellitto diffonde la sua confusione nel non capire di cosa parla
esattamente il papa.
17.
L'alleanza del popolo ebreo con Dio non è mai stata revocata
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
In
aggiunta Sellitto cita un certo P.L. Kramer, uno “studioso”
sconosciuto delle apparizioni di Fatima in cerca disperata di fama
(niente di più comodo per farsi conoscere : prendersela con chi è
già conosciuto), cosi si capisce bene appresso a chi vanno questi di
Gallinaro, vanno appresso a pseudo-profezie, “rivelazioni private”,
sensazionalismo, fenomeni “straordinari”, che non hanno niente a
che fare con il Vangelo vissuto e a Gesù Cristo che questi
trascurano nei fatti al quotidiano.
Se
non si capisce e non si pratica quello che Gesù ha insegnato con la
sua vita descritta nel Vangelo, è inutile e fuorviante cercare altre
cose o “rivelazioni”. Per capire cosa dice il Vangelo basta
studiarlo o farselo spiegare (da chi lo ha studiato e capito bene)
nel suo contesto storico-culturale e universale, non serve altro.
18.
"Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso...
non è la verità"
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
19.
"Chi sono io per giudicare (i gay)"?
Questoè già stato commentato qui
. I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.
Solo
per completare, Sellitto ha dimenticato un insegnamento di Gesù :
“Non
giudicate, per non essere giudicati;
perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la
misura con la quale misurate sarete misurati. Perché
osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti
accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza
dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita,
togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere
la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.”
(Matteo 7, 1-5)
20.
"I buoni cattolici" non devono fare i figli come i
conigli
Sellitto
deforma, esagera e drammatizza il detto del papa solo per dare peso
alle sue proprie opinioni personali.
Il
detto del papa nel suo contesto :
Prima
di tutto si deve rimettere il detto nel suo contesto : il papa
risponde a un domanda nel caso delle Filippine, e quando parla di
“conigli” si riferisce a un caso particolare come dice lui stesso
nell'intervista “Quell’esempio
che ho menzionato poco fa, di quella donna che aspettava l’ottavo e
ne
aveva sette nati col
cesareo:
questa è una irresponsabilità.”.
Pensate in quale condizioni si può praticare il cesareo in un paese
povero come le Filippine e quale rischi prende quella dona per se
stessa, per il figlio da nascere e per i 7 figli già nati che
rischiano di ritrovarsi orfani...
Il
papa parla di tre figli per coppia come una cosa importante
per mantenere la popolazione, dunque NON dice che è un obbligo di
avere tre figli, NE dice che non se ne possono fare di più, dice
solo che è importante di averne tre. Perciò nessun genitore può
sentirsi offeso.
D'altra
parte il papa si oppone a una generazione senza seno di figli (perciò
usa l'immagine dei conigli) e invita ad una “paternità
responsabile”, cioè fare i figli che si sarà in grado di amare,
mantenere, nutrire, alloggiare, educare, … Dunque il papa invita a
fare i figli secondo le proprie capacità e perciò si deve pensare
prima di agire, come Gesù stesso ha insegnato nel Vangelo :
“Chi
di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne
la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che,
se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che
vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a
costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.”
(Luca 14, 28-30)
Nella
stessa intervista, il papa ha anche detto : “Per
la gente più povera un figlio è un tesoro. […] Ma bisogna
guardare anche la generosità di quel papà e di quella mamma che
vedono in ogni figlio un tesoro.”
Questo smonta tutta la drammatizzazione di Sellitto, perciò Sellitto
non cita questo passo. Sellitto dimostra ancora una volte di non
capire quello che il papa dice.
Forse
a Sellitto piace fare dei figli che non sarà in grado di amare,
mantenere, nutrire, alloggiare, educare ? Poveri figli !!!
Per
questo, Gesù ha ragione di dire :
“Ma
Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non
piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi
che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora
cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli:
Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del
legno secco?».”
(Luca 23, 28-31)
21.
"Se un amico mi dice una parolaccia... gli arriva un pugno! E'
normale!"
Perche
Sellitto mette i 3 puntini ? Cosa nascondono questi 3 puntini ?
Ecco
cosa nascondono i puntini : “ma
se il dott. Gasbarri, grande amico, mi dice una parolaccia contro
la mia mamma,
gli arriva un pugno! E’ normale!”
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa prende un esempio estremo per fare capire che non si può
scherzare su tutto quando si tocca gli affetti delle persone. Perché
chi si sente offeso nei suoi affetti perde il senso della ragione e
diventa capace di tutto, dimenticando anche gli insegnamenti più
alti di non-violenza e di amore. Perciò il papa invita a non
offendere gli altri.
Per
una volta il commento di Sellitto a proposito dell’Amore di Cristo
senza limiti è buono... però vorrei vedere cosa farebbe Sellitto se
uno insulta di brutto la sua madre, o vorrei vedere cosa fa/dice
quando guida la sua macchina e uno gli rifiuta la precedenza a brucia
pelo... di certo non sarebbe una mostra d’Amore... Poi è facile
criticare quello che gli altri fanno di cattivo, ma è molto più
difficile auto-criticarsi quando si fa le stesse cose !!!
22.
"In teoria possiamo dire quello che il vangelo dice... Nella
teoria siamo tutti d'accordo"
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa parla di “teoria” a proposito della non violenza (“In
teoria, possiamo dire che una reazione violenta davanti a un’offesa,
a una provocazione, in teoria sì, non è una cosa buona, non si deve
fare”)
perché davanti a certe offese uno si può arrabbiare e dimenticare
tutte le buone maniere. Perciò il papa invita alla prudenza per non
fare arrabbiare gli altri, perché la realtà umana resta quella che
è malgrado tutti i buoni insegnamenti ricevuti. Dunque il papa mette
a confronto la “teoria” degli insegnamenti e la loro pratica
nelle realtà umane.
Ancora
une volta Sellitto non capisce quello che il
papa dice.
23.
Simeone e Anna sono i creativi; Giuseppe e Maria no.
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa parla di una creatività frutto di sapienza e di esperienza. Chi
ha più esperienza, i giovani o gli anziani ? Sicuramente gli
anziani. “Il
Signore ha dato loro la sapienza attraverso un lungo cammino nella
via dell’obbedienza alla sua legge. Obbedienza che, da una parte,
umilia e annienta, però, dall’altra accende e custodisce la
speranza, facendoli creativi, perché erano pieni di Spirito Santo.”
A
differenza di quanto vuole fare credere Sellitto, il papa non
sminuisce il ruolo di nessuno, basta leggere la sua omelia per intero
per capirlo.
Il
papa accenna solo un fatto che si può notare in ogni famiglia : i
nonni (gli anziani) capiscono i nipoti (i bambini) meglio dei propri
genitori che hanno meno esperienza della vita.
Però
questo è solo un dettaglio della sua omelia perché il protagonista
centrale è il bambino Gesù senza il quale gli altri personaggi non
hanno nessuna importanza. Dunque Sellitto si ferma, a sproposito, su
dettagli.
24.
Dare "le dimissioni è stato... un esempio di grandezza... un
atto di santità"
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa dice che la dimissione di Benedetto XVI è stata un esempio di
grandezza perché è un atto di grande umiltà. Infatti, papa
Benedetto che non si è più sentito in grado di esercitare il suo
ruolo ha preferito dare la dimissione piuttosto che aggrapparsi al
suo posto e nuocere alla Chiesa, perciò papa Benedetto ha
dimissionato per il bene della Chiesa, dunque non ha rinunciato alla
sua missione, ne ha rinnegato il suo ruolo, lo ha compiuto, perché
il dovere del papa è di operare per il bene della Chiesa.
Il
passo dell’Apocalisse citato, a sproposito, da Sellitto si
riferisce agli imperatori romani del tempo in cui fu scritta, perciò
è completamente fuori luogo e fuorviante.
25.
Gli insegnamenti di Bergoglio ai novelli sposi in relazione con i
figli
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa ha detto : “Ma
la cosa più importante è camminare insieme, collaborando,
aiutandosi a vicenda; chiedersi scusa, riconoscere i propri sbagli e
chiedere perdono, ma anche accettare le scuse degli altri perdonando
– quanto è importante questo!
Alle volte penso ai matrimoni che dopo tanti anni si separano. “Eh…
no, non ci intendiamo, ci siamo allontanati ”. Forse non hanno
saputo chiedere scusa a tempo. Forse non hanno saputo perdonare a
tempo. E sempre, ai novelli sposi, io do questo consiglio: “Litigate
quanto volete. Se volano i piatti, lasciateli. Ma mai finire la
giornata senza fare la pace! Mai!”. E
se i matrimoni imparano a dire: “Ma, scusa, ero stanco”, o
soltanto un gestino: è questa la pace; e riprendere la vita il
giorno dopo. Questo è un bel segreto, e questo evita queste
separazioni dolorose.”
Nel
quotidiano i conflitti sono inevitabili, c’è sempre chi la vuole
cotta e chi la vuole cruda. Il papa dice solo che è meglio una
litigata che viene superata piuttosto che trattenere rancori che
portano a separazioni.
Il
detto del papa nel suo contesto :
Il
papa ha detto : “Un
buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore.
Certo, sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole,
arrendevole, sentimentale. Il padre che sa correggere senza avvilire
è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho
sentito in una riunione di matrimonio un papà dire: “Io alcune
volte devo picchiare un po’ i figli... ma mai in faccia per non
avvilirli”. Che bello! Ha senso della dignità. Deve punire, lo fa
in modo giusto, e va avanti.”
Il
papa fa solo l’elogio del padre che sa rispettare la dignità del
figlio anche quando deve punirlo prendendo un esempio che gli è
capitato di sentire. Il papa non dice che si devono picchiare i
figli.
D’altra
parte Sellitto sbaglia, come molti, nel modo in cui considera i
bambini (“creature innocenti”) e in cui interpreta i passi di
Vangelo che cita a proposito dei bambini (Marco 10, 13-16 e Matteo
18, 2-7).
Per
quanto riguarda i bambini immaginati come “creature innocenti”,
vediamo cosa dice la Bibbia, la parola di Dio, a proposito :
“La
stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della
correzione l'allontanerà da lui.”
(Proverbi 22, 15)
“E
l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: «Io
non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del
cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza”
(Genesi 8, 21)
E
Sant’Agostino testimonia :
“Chi
mi ricorderà i peccati commessi nell’infanzia? Infatti nessuno
dinanzi a te è immune da peccato, neppure il piccolo che ha appena
un giorno di vita sulla terra! Chi me li ricorderà, se non un
qualsiasi piccino, nel quale vedo ciò che non ricordo di me?...
Dunque i bambini non sono innocenti nell’anima... Ho visto e
osservato bene un bambino che soffriva di gelosia: non parlava
ancora, e già guardava, pallido e accigliato, un altro lattante. Chi
non sa queste cose?... Se... sono stato concepito nel peccato e nel
peccato mia madre mi ha allevato nel suo utero, dove mai, mio Dio,
dove mai, e quando, Signore, io, tuo servo, sono stato innocente?”
(Confessioni I.7).
Altrimenti
a cosa servirebbe educare i figli ???
Per
quanto riguarda i passi di Vangelo citati : bisogna rimettere la
parola “bambino” nel contesto in cui Gesù l'ha detta : al tempo
di Gesù, a grande differenza di oggi, i bambini erano all'ultimo
gradino della scala sociale alla pari dei schiavi e dei servi, e
venivano usati come servi nelle proprie casa, questa è la
somiglianza che indica Gesù. In questo senso va dunque capita la
parola “bambino”. Dunque quando si legge “bambino” nel
Vangelo, si deve capire “servo”. Ciò esclude il sentimentalismo
che Sellitto ha verso i bambini. Perciò il commento di Sellitto è
sbagliato e fuori luogo.
26.
Il divorzio cristiano e le seconde (o più) nozze
Il
detto del papa nel suo contesto :
Prima
di tutto perché Sellitto si preoccupa dei divorziati che vanno a
prendere la Comunione, visto che lui e tutta la banda di Gallinaro
dicono (o meglio “fanno capire” subdolamente ma chiaramente) ai
loro seguaci di non andare in chiesa ? Sicuramente solo per avere un
altro pretesto per criticare, a sproposito, il papa.
Il
papa NON parla di fare divorzi cristiani come suggerisce Sellitto, ma
parla solo di dare la Comunione alle persone divorziate e di
migliorare la pastorale matrimoniale per fare matrimoni secondo la
volontà di Dio ed evitare le separazioni. Il papa vuole curare il
problema delle separazioni alla radice per creare matrimoni sinceri e
duraturi come insegna Gesù perciò il papa è in accordo con il
Vangelo, dunque ancora una volta Sellitto sbaglia magistralmente.
Però,
da quello che dice Sellitto, si capisce che Sellitto vuole che le
persone divorziate restano escluse dalla Comunione.
Ma
ritorniamo all'origine, a Gesù nell'ultima Cena quando ha istituito
la Comunione, l'Eucaristia : Gesù ha forse escluso qualcuno dalla
sua Eucaristia ? Ne ha forse escluso Giuda che lo ha tradito ? Ne ha
forse escluso Pietro che lo ha rinnegato ? Ne ha forse escluso
qualcun'altro dei suoi discepoli che lo hanno tutti vigliaccamente
lasciato senza aiuto nelle difficoltà ?
Vediamo
cosa dice Gesù durante la sua Eucaristia :
“Ora,
mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la
benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e
mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver
reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene TUTTI,
perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in
remissione dei peccati.”
(Matteo 26, 26-28)
Poi,
quando Gesù è stato messo in croce, si è forse pentito di avere
dato l'Eucaristia a gente che lo avevano tradito, rinnegato,
abbandonato, maltrattato, messo a morte, … ??? NO, non si è
pentito perché ci ha perdonati tutti dicendo : “Padre,
perdonali, perché non sanno quello che fanno”
(Luca 23, 34)
Dunque
Gesù non ha escluso nessuno dalla sua Eucaristia e dal suo perdono.
Se
il papa non vuole escludere nessuno dall'Eucaristia come Gesù stesso
ha voluto e fatto, ben venga ! Se in passato la Chiesa si è
allontanata dal Vangelo e oggi ci si ravvicina, ben venga !
Dunque
sono quelli di Gallinaro che si oppongono all'insegnamento di Gesù
quando vogliono escludere qualcuno dall'Eucaristia.
27.
L'Ecumenismo o il Sincretismo di Bergoglio ispirato a Sai Baba
I
detti del papa nel loro contesto :
Il
meglio per la
fine :
Sellitto
insinua che papa Francesco si ispira a Sai Baba quando parla di
“civiltà dell'amore” ma
Sellitto non sa che fu papa Paolo VI che parlò per primo di “civiltà
dell'amore”
negli anni 70 e Paolo
VI ha addirittura scritto un libro che si intitola “La civiltà
dell'amore”
(http://www.ibs.it/code/9788820994310/paolo-vi/civilta-dell-amore.html)
!!!
Poi
papa Giovanni Paolo II ha ripreso il tema :
“Una
domanda interpella profondamente la nostra responsabilità: quale
civiltà si imporrà nel futuro del pianeta? Dipende infatti da noi
se sarà la civiltà
dell'amore,
come amava chiamarla Paolo VI, oppure la civiltà - che più
giustamente si dovrebbe chiamare "inciviltà" -
dell'individualismo, dell'utilitarismo, degli interessi contrapposti,
dei nazionalismi esasperati, degli egoismi eretti a sistema.
Avviandosi a celebrare il giubileo del 2000, la Chiesa sente il
bisogno di invitare quanti hanno veramente a cuore le sorti dell'uomo
e della civiltà a mettere insieme le proprie risorse e il proprio
impegno, per la costruzione della civiltà
dell'amore.”
(Angelus, 13 febbraio 1994 -
https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/1994/documents/hf_jp-ii_ang_19940213.html)
Preghiera
a Maria per la vita - Giovanni Paolo II :
“O
Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la
causa della vita :
guarda,
o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di
disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da
una presunta pietà.
Fa'
che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza
e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni
loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di
celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio
di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con
tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà
della verità e dell'amore a
lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.”
(Giovanni
Paolo II, Lettera Enciclica Evangelium Vitae, n.105, marzo 1995 -
http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae.html)
Dunque
papa Francesco, quando parla di “civiltà
dell'amore”, riprende solo un pensiero dei suoi predecessori.
Poi,
tutti i discorsi citati da Sellitto dove il papa parla di unità sono
stati fatti in ambienti cristiani e indirizzati a persone di altre
confessioni CRISTIANE (ortodossi, evangelici, ...) che riconoscono la
divinità e la verità di Gesù Cristo ma che hanno solo pratiche
diverse e diversità di pensiero su altri punti. Dunque tutte le
insinuazioni di Sellitto sono false.
Mentre
il papa invita all'unità di tutti i cristiani, perché questi di
Gallinaro incitano alla divisione ? Quale forza maligna guida i loro
pensieri ? Di certo la loro ignoranza, il loro orgoglio, il loro
egocentrismo, ...
Dunque
questi di Gallinaro danno del santone al papa un personaggio pubblico
eletto dai suoi pari per predicare il Vangelo e curare il bene della
Chiesa, dei suoi membri e di tutti gli Uomini, mentre, in verità,
sono questi di Gallinaro che vogliono fare i santoni autoproclamati
chissà chi !!!
Qui
si arriva al massimo della malafede, non si può andare oltre. E
proprio vero che “il bue dice sempre cornuto all’asino”...
In
questo articolo è stato dimostrato che tutte le insinuazioni di
questi di Gallinaro contro il papa sono false, però resta la domanda
: Perché
questi di Gallinaro odiano il papa ?
Questi
di Gallinaro sono persone che si leggono le “profezie” di
“veggenti” e luoghi di “apparizione” invece di leggersi il
Vangelo, capirlo in profondità e praticare l’insegnamento di Gesù.
Queste
“profezie” o meglio pseudo-profezie si fanno la gola calda nel
annunciare calamità e pericoli ma non hanno niente a che fare con il
Vangelo e Gesù, e perciò sono pseudo-profezie, cioè hanno
l’apparenza di “profezia” (nel linguaggio più di tutto) ma
sono menzogna rispetto al Vangelo.
Questi
di Gallinaro hanno letto delle pseudo-profezie
che annunciano “un papa malvagio prima di un ritorno di Gesù” e
come vogliono fare sbrigare Gesù a ritornare (vogliono comandare
loro a Gesù !!!), cercano di vedere realizzate tale pseudo-profezie
appioppando a papa Francesco insinuazioni false e perverse per farlo
apparire in modo negativo.
Ci
sono due cose che permettono di riconoscere la falsità delle
pseudo-profezie rispetto al Vangelo:
- il fatto che distolgono dal leggere, capire e praticare l’insegnamento di Gesù contenuto nel Vangelo (che può essere riassunto semplicemente nel fare sempre e solo del bene concretamente a chi ti sta vicino sia che lo consideri amico o nemico, può sembrare un cosa facile ma in verità è molto difficile da fare sempre, è di divina semplicità e difficoltà).
- il fatto che seminano paura nella mente delle persone che cosi diventano debole e manipolabili a piacere da chi vuole abusare di loro. La vita di Gesù ci insegna che dove c’è paura non ci può essere Amore nei fatti, e dove non c’è Amore non c’è Dio, e dove non c’è Dio, c’è solo satana.
Vediamo
se questi di Gallinaro sono sotto l'effetto di pseudo-profezie :
-
Ammettiamo che il papa sia malvagio come dicono questi di Gallinaro
-
Dunque questo “papa malvagio” è un nemico di questi di Gallinaro
“veri cristiani”...
-
Gesù insegna nel Vangelo di Amare i nemici (“amate i vostri nemici
e pregate per i vostri persecutori” – Matteo 5, 44), cosa che
Gesù stesso ha fatto fino sulla Croce. Questo è il cuore
dell’insegnamento di Gesù, NON è una cosa facoltativa.
Perciò
questi di Gallinaro dovrebbero Amare, come insegna Gesù, anche
questo papa che considerano nemico. Lo fanno? No! Sono distolti dal
praticare l’insegnamento di Gesù? Si! Hanno paura e diffondono
paure sotto forma delle loro insinuazioni? Si!
Dunque
questi di Gallinaro sono ingannati da pseudo-profezie colme di
falsità rispetto al Vangelo.
Ali Agca tentò di uccidere Giovanni Paolo II sparando con una pistola
contro di lui perché questo Papa portava la luce nel suo tempo con il Vangelo.
Ali Agca fallì ; oggi, in altri tempi con altri modi, altri disgraziati tentano
di uccidere il Papa sparando calunnie e diffamazioni (che hanno l'arroganza di
chiamare “verità”, ma che sono solo vere menzogne) contro di lui perché anche
lui porta la luce nel suo tempo con il Vangelo. Quest’altri disgraziati
fallirano anche loro. Mezzi diversi, tempi diversi, disgraziati diversi, ma
stesso obbiettivo : mantenere le tenebre perché i disgraziati odiano la luce.
“la luce splende nelle tenebre, ma le
tenebre non l'hanno accolta.” (Giovanni
1, 5)
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