La perseveranza di Ferdinando Sellitto... nel errare

Aggiornamento :
La presentazione e la disposizione delle pagine del sito difendiamolaverita.it sono state modificate perciò vedrete una differenza tra le catture presentate qui e il loro sito ma il contenuto resta lo stesso, anche i link indicati qui non portano più alle pagine del loro sito ma li potete ritrovare sul loro sito.
Pare anche che il sito difendiamolaverita.it non sia più gestito da Ferdinando Sellitto ma da altri pappagalli di Samuele Morcia, però il sito continua a spacciare le stesse dicerie, menzogne e calunnie, ciò dimostra che dietro al sito difendiamolaverita.it non ci sarebbe solo la mente malata di un seguace di Samuele Morcia ma che potrebbe essere lui stesso a indicare il contenuto da pubblicare. Perciò quando si legge "Sellitto" nel articolo che segue ci si può associare "Samuele Morcia".



Come dice Sellitto stesso : “errare è umano, perseverare è diabolico”. Anche se non è proprio cosi, perseverare nell’errore è solo da ignorante, da illuso o da chi ne cerca guadagno. Questo articolo dà chiarimenti per scegliere quale di questi casi privilegiare.

Se siete una persona in cerca di verità, vi consiglio di leggere questo articolo fino in fondo per non restare ingannato.

Sellitto, come tutti gli altri oratori di Gallinaro, continua a diffondere le sue dicerie a proposito di papa Francesco deformando il Vangelo a profitto del luogo di Gallinaro e dei suoi gestori. Ma più che oratori, questi sono « pappagalli » che ripetono a sproposito (per non dire a profitto e piacere loro) quello che sentono dire ma che non capiscono. Questi sono i fatti di quello che sono, fanno e dicono.

Vediamo ancora di capire quali sono i sbagli di questi “pappagalli” (per definizione, un pappagallo è un uccello che ripete, senza capirlo, quello che ode, animale simpatico e divertente ma che può disturbare, perciò non è un offesa, è solo una metafora).

Sellitto ha pubblicato sul suo sito web (www.difendiamolaverita.it), approvato dai gestori del luogo di Gallinaro, una pagina dedicata a contrastare certi detti di papa Francesco.
La tecnica di Sellitto è di prendere un detto del papa e di estrarlo dal suo contesto originale e/o di cambiare parole precise che modificano il senso della frase ; cosi Sellitto può dare il senso che vuole lui al detto, un senso sempre negativo e poi lui si fa bravo nel contrastarlo cercando lode da chi non ha capito il suo gioco/giogo. Ma questo Sellitto non ha proprio niente di meglio da fare ??? Qual’è il suo interesse occulto ?

Il senso autentico di un detto può solo essere capito nel suo contesto di origine. In questa pagina tutti i detti del papa deformati da Sellitto saranno rimessi nei loro contesti originali per capirli e cosi vedere tutti i sbagli di Sellitto e compagnia.

In questo articolo vedrete in rosso i commenti di Sellitto, in blu le citazioni di papa Francesco nel loro contesto, in verde i commenti spiegativi.

Cliccandoqui potete trovare tutte le parti del sito web di Sellitto chesaranno commentate in questo articolo (queste parti sono tratte dal sito web di Sellitto il 18/04/2015 prima della pubblicazione del commento che segue e alle quale si riferisce. Perciò queste parti contengono i pensieri autentici di Sellitto escludendo ulteriori modifiche).

La pagina web di Sellitto inizia, prima di elencare una serie di altri detti, con questo detto del papa :
"Signore, dammi la grazia di diventare un buon cristiano, una buona cristiana, perché io non ce la faccio" (Preghiera di Bergoglio - 11 settembre 2014)

Sellitto vuole fare credere che il papa sta parlando per lui stesso per cosi fare credere che il papa non sarebbe cristiano e dunque un usurpatore, bla bla bla... piatto tipico di Sellitto e degli altri pappagalli di Gallinaro, nessuna novità. Vediamo di capire il significato autentico del detto.

Prima di tutto il papa non dice una preghiera personale, è una preghiera che il papa invita tutti a fare per ricevere la grazia di diventare Cristiano (discepolo di Gesù Cristo) perché non si può diventare Cristiano senza l’aiuto di Gesù Cristo (altrimenti che cosa sarebbe venuto a fare più di 2000 anni fa ???). Gesù dice nel Vangelo : “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” (Giovanni 15, 16). Dunque dobbiamo sempre chiedere a Dio questa sua grazia per diventare discepoli di Gesù Cristo. Visto le critiche dei pappagalli di Gallinaro, questi non sanno questo, e poi vogliono fare i maestri...

Rimettiamo questa frase nel suo contesto di origine : Il papa ha detto questo durante l’omelia del Vangelo secondo Luca 6, 27-38. Di cosa parla questo passo di Vangelo ? Amare i nemici ! Benedire chi ti maledice ! Pregare per chi ti maltratta ! Un insegnamento fondamentale e rivoluzionario di Gesù, unico per natura, la caratteristica fondamentale di chi vuole essere Cristiano autentico, niente di meno.
Chi, sulla faccia di tutta la terra, che ha vissuto, che vive e che vivrà, può avere l’arroganza di dire che gli viene spontaneo di amare un nemico, benedire chi lo maledice e pregare per chi lo maltratta ??? CHI ??? Se non viene spontaneo di fare sempre tutto questo per tutti, significa che non si è un buon cristiano e che si ha sempre bisogno di Gesù Cristo per aiutarci a fare quello che ha insegnato !!! Dunque papa Francesco a ragione di invitare tutti a dire "Signore, dammi la grazia di diventare un buon cristiano, una buona cristiana, perché io non ce la faccio" (Preghiera di papa Francesco - 11 settembre 2014 tratto dall’Omelia del Vangelo secondo Luca 6, 27-38 a Santa Marta)
Per capire quello che dice il papa, non si deve mescolare la mentalità cristiana con la mentalità mondana, altrimenti c’è solo confusione, il Vangelo è Vangelo, la mondanità è mondanità.

Per approfondimenti :

Questi “pappagalli sapientoni”, nei loro incontri domenicali, si danno gloria nel “commentare” a piacere e profitto loro l’Apocalisse (testo difficile da capire per tutti i simboli che contiene e che dunque può essere facilmente manipolato per deformare il suo messaggio per difendere interessi particolari) diffondendo cosi dicerie e seminando odio (predicando “amore”, questo è il più disgustoso !) nei cuori di persone semplici, pero rinnegano nei fatti gli insegnamenti semplici del Vangelo facilmente comprensibili anche da un bambino ma pero difficilissimi da praticare sempre, peccato per loro.


1. "Non esiste un Dio cattolico"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

2. "Cristo si è fatto peccato... e i peccati... sono nel suo corpo"

Sellitto vuole fare intendere che il papa ha detto una eresia.

Prima di tutto, in più di sbagliare, Sellitto non ha nessuna autorità per decretare una eresia.

Il detto del papa nel suo contesto : http://www.laparola.it/omeliepapa/20130615
Le frasi sono estratte dall’omelia (fatta a Santa Marta, 15 giugno 2013) del papa che commenta la seconda lettera ai Corinzi di San Paolo capitolo 5, versetti 14-21.

Cosa dice questo passo Vangelo ?
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.” (2 Cor 5, 21)
In un altro passo di Vangelo (citato da Sellitto stesso per contraddire, a sproposito, il papa) c‘è scritto :
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.” (1 Pt, 2, 21-25)

Dunque il papa ha solo citato e commentato due passi di Vangelo.

Poi, Sellitto dice che c’è una “differenza sottile” tra quello che dice il Vangelo e quello che dice il papa però Sellitto non si dà la pena di spiegare quale sia questa differenza... ipotetica. In verità non c’è nessuna differenza perché il papa sta solo citando il Vangelo.

Per sicurezza, guardate voi stesso se c’è una differenza tra quello che dice il papa e quello che dice il Vangelo (comparando con i due passi citati qui sopra) :

Citazione del papa : “E quando noi andiamo a confessarci, per esempio, non è che diciamo il peccato e Dio ci perdona. Noi troviamo Gesù Cristo e gli diciamo: questo è tuo e io ti faccio peccato un’altra volta. E a lui piace, perché è stata la sua missione: farsi peccato per noi, per liberarci. Cristo si è fatto peccato per me e i peccati sono là, nel suo corpo, nel suo animo. Questo è da pazzi, ma è bello: è la verità. Questo lo scandalo della croce.”

Sellitto omette di indicare il contesto dei detti del papa per deformare il messaggio e creare confusione nella gente.

3. "Il cristiano deve vantarsi dei propri peccati"

Prima di tutto Sellitto, nel titolo della pagine, scrive "Il cristiano deve vantarsi dei propri peccati", poi Sellitto si sbugiarda da solo e scrive quello che il papa ha detto “Possiamo gloriarci da parte nostra solo dei nostri peccati” e “Di quali cose si può vantare un cristiano?”.

Dunque il papa NON ha mai detto “deve”, ma ha detto “può”, c’è la grande differenza che il vanto NON è un requisito del cristiano ma è una possibilità. Questo vale per tutti quelli che vorrebbero trarre orgoglio dall’essere cristiano, questi non devono essere orgogliosi ma possono solo “vantarsi” di essere peccatori (anche se è solo un ricordo) per ritornare a sani pensieri di umiltà cristiana.
Al fine della giornata un cristiano potrebbe pensare “oggi ho fatto questo e questo di meglio degli altri” e diventare orgoglioso ma questo non è buono, invece deve pensare a tutti i peccati che ha potuto fare in azioni o in omissioni anche involontariamente, e alla grazia di Dio ricevuta tuttavia per conservare la propria umiltà cristiana. E questo che si deve capire.

I detti del papa nel loro contesto :

Poi Sellitto, per contraddire il papa, scrive : “Il cristiano si deve compiacere di non peccare”.
Vediamo cosa dice Gesù a chi si compiace di non essere peccatore :
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato» (Luca 18, 10-14)
Questo è il “vanto del peccatore” del quale parla il papa, un “vanto” della nostra miseria per non vantarsi e restare umile, bisogna avere una sensibilità cristiana e non mondana per capire questo.

Sellitto cita 1Gv 3, 6 e 1Gv 3, 8 e commenta : “Ciò che dice l’Apostolo Giovanni è l’esatto contrario di quanto affermato da Bergoglio.”
Però l’apostolo Giovanni non dice il contrario di quello che dice il papa, Giovanni e il papa dicono due cose che si completano.
Chiunque rimane in lui (Gesù Cristo) non pecca; chiunque pecca non lo ha visto né l'ha conosciuto” (1Gv 3, 6).
Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché il diavolo è peccatore fin dal principio. Ora il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo” (1Gv 3, 8).
Giovanni dice che chi conosce Gesù Cristo e rimane al suo seguito non pecca più perché Cristo distrugge il peccato.
Il papa NON dice che si deve peccare, il papa dice che anche se non si pecca più si deve ricordare quando si era peccatore e la salvezza data da Gesù per rendere sempre gloria a Dio.

Così Sellitto non ha capito il senso dei discorsi del papa e ne modifica il senso citando a sproposito passi di Vangelo.

4. "Il posto privilegiato dell'incontro con Cristo è il peccato"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

Il detto del papa nel suo contesto : http://www.laparola.it/omeliepapa/20140918

Il passo del Vangelo commentato dal papa ci presenta una peccatrice che incontra/capisce veramente Gesù mentre un fariseo che gli stava seduto vicino non arrivava ad incontrarLo/capirLo (Luca 7, 36-50). Dunque la peccatrice ha potuto incontrare Gesù in profondità mentre il fariseo no (per lui è stato solo un incontro superficiale).

Sellito cita 2 Cor 12, 9-10 e commenta “San Paolo afferma di vantarsi delle “debolezze”, che sono cosa ben diversa rispetto al “peccato”. Infatti l’Apostolo esplicita in modo chiaro queste “debolezze”: “infermità”, “oltraggi”, “necessità”, “persecuzioni”, “angosce sofferte per Cristo”. Quindi San Paolo dice di “vantarsi delle sue debolezze” affinché dimori in lui la potenza di Cristo; Bergoglio dice, stravolgendo le parole di San Paolo, di “vantarsi del peccato” perché il peccato è il posto privilegiato dell’incontro con Cristo.”.

Si deve sapere che il peccato è frutto di debolezza spirituale e che il peccato è un infermità (elencata nella lista delle debolezze di San Paolo) spirituale dalla quale Gesù ci guarisce. D’altra parte, il papa non ha mai detto di “vantarsi del peccato” ma ha detto citando San Paolo :
Il posto privilegiato dell’incontro con Gesù Cristo – ricorda il Papa - sono i propri peccati”. Sembra una “eresia questa - osserva - ma lo diceva anche San Paolo” che si vantava di due cose soltanto: dei suoi peccati e di Cristo Risorto che lo ha salvato:
E per questo riconoscere i propri peccati, riconoscere la nostra miseria, riconoscere quello che noi siamo e quello che noi siamo capaci di fare o abbiamo fatto è proprio la porta che si apre alla carezza di Gesù, al perdono di Gesù, alla Parola di Gesù ‘Vai in pace, la tua fede ti salva!’, perché sei stato coraggioso, sei stata coraggiosa ad aprire il tuo cuore a Colui che soltanto può salvarti”.
Gesù dice agli ipocriti: “le prostitute e i pubblicani vi precederanno nel Regno dei Cieli”. “E’ forte questo!” – conclude il Papa – perché quanti si sentono peccatori “aprono il loro cuore nella confessione dei peccati, all’incontro con Gesù, che ha dato il sangue per tutti noi”.

Gesù sulla terra è venuto ad incontrare peccatori per salvarli, non santi perché senza di Lui non ci sono santi !
Chi può avere l’arroganza di dire “io sono senza peccato” ??? CHI ??? Dire/pensare questo vale a dire che NON si ha bisogno di Gesù Cristo perché Gesù stesso dice : « Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Ora andate e imparate che cosa significhi: "Voglio misericordia e non sacrificio"; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori » (Matteo 9, 12-13 e Marco 2, 17)

Sellitto cita senza capire e fa dire al papa cose che il papa non ha mai detto per deformare il suo messaggio e creare confusione nella gente.

Per approfondimenti :


5. "La Croce di Gesù esprime tutta la forza negativa del male"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

6. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci "non è la verità : semplicemente non finirono"

Sellitto scrive : “Quale spirito conferisce a Bergoglio l’autorità e il diritto di annullare le parole degli evangelisti con riferimento ai “cinque pani e ai due pesci”, dicendo testualmente: “Non si moltiplicarono. No, non è la verità: semplicemente non finirono”?!”

Il detto del papa nel suo contesto :

Il passo di Vangelo è questo : “Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qua». E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.” (Matteo 14, 17-21)

Questo episodio è riportato più volte da tutti e 4 i Vangeli (Matteo 14, 17-21 ; Marco 6, 30-44 ; Matteo 15, 32-39 ; Marco 8, 1-10 ; Luca 9, 10-17 ; Giovanni 6, 1-14) con molta similitudine.

Domanda per Sellitto e quelli che “pensano” come lui : dove sta scritta nel Vangelo la parola “moltiplicare” ? Da nessuna parte ! Perciò il papa NON annula le parole del Vangelo come suggerito da Sellitto.
Il fatto che ci sia stata una “moltiplicazione” è solo una deduzione, però le uniche attività che il Vangelo attribuisce a Gesù sono “E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.”.
Più che moltiplicare i pani, Gesù spezza i pani e li dà. Il Vangelo NON parla esplicitamente di “moltiplicazione”. Questo passo di Vangelo comporta anche tanti riferimenti a numeri che hanno tutti un significato preciso che permette di capire il senso profondo del brano.
Dunque si può dire che i pani e i pesci “non finirono” invece di dire che sono stati “moltiplicati” perché per “non finire” deve pure accadere qualche cosa, perciò in sostanza significa la stessa cosa.

Quello che vuole fare capire il papa è solo che Gesù non fa giochi di prestigio e che si deve avere una comprensione più profonda della persona di Gesù e di quello che fa.
Più che fermarsi a delle parole si deve capire il senso profondo di questo passo di Vangelo che è una anticipazione dell’Eucarestia e che significa che Dio dà tutto all’Uomo in modo che non manchi di nulla e chiede a tutti gli Uomini di condividere i Suoi doni con chi è nel bisogno per “sfamare” tutti sempre.
Più che “non finirono”, non finiscono quei doni e l’Amore che Dio dà a tutti gli Uomini, e non finiranno mai come quelle “dodici ceste piene di pezzi avanzati”.

Sellitto sbaglia ancora una volta nelle sue accuse contro il papa.

7. "Gesù, quando si lamenta, bestemmia? Il mistero è questo"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

8. La Madonna era umana e forse aveva voglia di dire al Signore: "Bugie! Sono stata ingannata!"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

9. Giovanni Battista ha vissuto "il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell'errore"

Sellitto intitola il suo articolo “Giovanni Battista ha vissuto il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell'errore”, ma poi ancora una volta si sbugiarda citando il detto del papa che dice : “Lungo la strada di Giovanni si è affacciato quindi «il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell’errore.”.
C’è una grande differenza tra il titolo di Sellitto e quello che ha detto il papa ; il titolo suppone che il Battista sia stato uno “sbandato” che ha fato una vita piena di sbagli, però il papa NON ha detto questo, ha solo detto che il Battista può avere subito, come ogni Uomo, un fase di dubbi temendo di avere sbagliato la propria vita.

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa fa una riflessione (un’attività estranea agli “pappagalli” di Gallinaro) sulla figura del Battista facendo accenno a “la notte oscura dell’anima” che non è una cosa negativa ma positiva che aiuta a crescere nel cammino cristiano come insegnato da San Giovanni della Croce.
la notte oscura dell’anima” è una pratica spirituale cristiana che include fasi di dubbio, confusione, senso di smarrimento, ... (potete cercare su internet per più informazioni).

Di certo Sellitto non conosce questa pratica spirituale cristiana e pensa, a sproposito, che il papa parla del Battista in modo disprezzante. Mentre papa Francesco fa un grande elogio di Giovanni Battista che si fa “grande” nell’umiltà, una virtù cristiana.

Sellitto sbaglia ancora una volta travisando le parole del papa.

10. "Anche la ribellione a Dio è una preghiera"

Il detto del papa nel suo contesto :
Gesù, quando si lamenta – ‘Padre, perché mi ha abbandonato!’ – bestemmia ? Il mistero è questo. Tante volte io ho sentito persone che stanno vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto o si sentono sole e abbandonate e vengono a lamentarsi e fanno queste domande: perché? Perché? Si ribellano contro Dio. E io dico: ‘Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera’. ERA UNA PREGHIERA quando Gesù ha detto a suo Padre: ‘Perché mi ha abbandonato!’”.

Ancora una volta il titolo dato da Sellitto al suo articolo non corrisponde con le parole esatte del papa, ciò porta a inesattezza e confusione.

Il papa NON invita a ribellarsi contro Dio come suggerito da Sellitto. Ognuno può essere tentato di ribellarsi contro Dio quando è nelle difficoltà. Però la maggioranza delle persone non conosce Dio e la loro « ribellione » è solo un modo che può portare a conoscerLo. Papa Francesco invita a meditare sulle parole di Gesù sulla Croce per aiutarci nelle nostre difficoltà. Papa Francesco dice che NON è bestemmia interpellare Dio nelle nostre difficoltà, ma è PREGHIERA come Gesù stesso ha fatto sulla Croce.

Anche Giacobbe ha lottato con Dio per una notte intera prima di ricevere la benedizione data da Dio (Genesi 32, 23-33).
Benedetto XVI (del quale questi di Gallinaro non si sono mai lamentati) ha detto a questo proposito : « Il testo biblico ci parla della lunga notte della ricerca di Dio, della lotta per conoscerne il nome e vederne il volto; è la notte della preghiera che con tenacia e perseveranza chiede a Dio la benedizione e un nome nuovo, una nuova realtà frutto di conversione e di perdono. La notte di Giacobbe al guado dello Yabboq diventa così per il credente un punto di riferimento per capire la relazione con Dio che nella preghiera trova la sua massima espressione. La preghiera richiede fiducia, vicinanza, quasi in un corpo a corpo simbolico non con un Dio nemico, avversario, ma con un Signore benedicente che rimane sempre misterioso, che appare irraggiungibile. Per questo l’autore sacro utilizza il simbolo della lotta, che implica forza d’animo, perseveranza, tenacia nel raggiungere ciò che si desidera. E se l’oggetto del desiderio è il rapporto con Dio, la sua benedizione e il suo amore, allora la lotta non potrà che culminare nel dono di se stessi a Dio, nel riconoscere la propria debolezza, che vince proprio quando giunge a consegnarsi nelle mani misericordiose di Dio. Cari fratelli e sorelle, tutta la nostra vita è come questa lunga notte di lotta e di preghiera, da consumare nel desiderio e nella richiesta di una benedizione di Dio che non può essere strappata o vinta contando sulle nostre forze, ma deve essere ricevuta con umiltà da Lui, come dono gratuito che permette, infine, di riconoscere il volto del Signore. E quando questo avviene, tutta la nostra realtà cambia, riceviamo un nome nuovo e la benedizione di Dio. » (Piazza San Pietro, Mercoledì 25 maggio 2011, http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2011/documents/hf_ben-xvi_aud_20110525.html )

Sellitto e compagnia non sono abituati a questi tipi di preghiere, le preghiere di chi cerca Dio, perché per questi di Gallinaro “pregare” significa solo moltiplicare parole, anche recitando Ave Maria e Padre Nostro (dei quali non capiscono il significato autentico), per ottenere quello che desiderano (salute, miracoli, apparizioni, seguaci, ...).
A proposito, Gesù, nel Vangelo, dice :
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.” (Matteo 6, 7-8)

11. "Rimproverare il Signore" è preghiera

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa parla della preghiera di Mosè, ma anche il Vangelo ci mostra Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, che rimproverano Gesù senza pelli sulla lingua :
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà»” (Giovanni 11, 21-22)
Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».” (Giovanni 11, 32)
Marta e Maria sono in atteggiamento di preghiera e di rimprovero... E cosa fa Gesù ? Le fulmina ? No, risuscita Lazzaro !
Tutto ciò dimostra che il papa ha più conoscenza del Vangelo che questo Sellitto presuntuoso. Perciò le insinuazioni di Sellitto sono false.

Il papa invita a una preghiera che ci permette di conoscere Dio sempre di più e non a recite commode.

D’altra pare Sellitto scrive : “Chi ha rimproverato, rimprovera e sempre rimprovererà il Padre è il Suo nemico, satana, che al Padre si è ribellato, si ribella e si ribellerà, fino a quando sarà gettato nello stagno ardente di fuoco.”
Dunque, secondo Sellitto, Marta e Maria del Vangelo, amiche e discepole di Gesù, che hanno rimproverato Gesù sono destinate allo “stagno ardente di fuoco” come dice Sellitto !!! Mentre Marta e Maria sono riconosciute sante da ogni Cristiano !!! Qui Sellitto sfoga tutta la sua ignoranza e cattiveria stupida. Che tristezza !!!

In verità, Sellitto e compagnia sono abituati alle “preghiere” comode di chi sta seduto in poltrona ignorando nei fatti chi soffre, e non alle preghiere di chi soffre davvero.

12. "Dio... in grado di fare tutte le cose"? "Ma non è così"

Ancora una volta il titolo dato da Sellitto al suo articolo è ingannevole rispetto a quello che ha detto il papa.
Papa Francesco ha detto : “Quando leggiamo nella Genesi il racconto della Creazione rischiamo di immaginare che Dio sia stato un mago, con tanto di bacchetta magica in grado di fare tutte le cose. Ma non è così.”.
Il senso del titolo di Sellitto è molto diverso da quello che ha detto il papa. Il titolo di Sellitto suggerisce che Dio non è onnipotente. Dunque Sellitto vuole ingannare la gente facendo credere che il papa nega l'onnipotenza di Dio.

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa NON nega l'onnipotenza di Dio come suggerito da Sellitto. Il papa dice che la Genesi va capita in profondità e non superficialmente.

Sellitto scrive : “Come può un cristiano cattolico accostare la Creazione di Dio al Big Beng?”
Il Big-Bang è un FATTO dimostrato dalla scienza come il fatto che la terra gira intorno al sole o che la terra è sferica. Sellitto vuole forse contraddire dei fatti ??? Se dunque il Big-Bang è un FATTO accertato si deve capire cosa vuole dire la Genesi, qual'è il suo significato autentico al di là di una lettura fondamentalista perché il Big-Bang è un fatto dimostrato mentre “Dio che fa l'universo in 6 giorni” non è dimostrabile da niente e chi ha scritto la Bibbia non è stato testimone oculare dei “fatti”... Perciò o la Genesi è falsa, o c'è da capire il suo significato autentico, e è proprio questo che si deve fare.
La Chiesa nel passato ha già fatto l'errore di volere contrastare la scienza perseguitando Galileo, oggi ha capito il suo errore e giustamente non vuole fare altri errori; perciò invita a una comprensione più profonda e più autentica della Bibbia. La fede e la scienza sono due cose che non possono essere mescolate (la fede non è scienza e la scienza non è fede), però si possono aiutare a vicenda nel capire sempre meglio il mondo in cui si vive.

D'altra parte, Sellitto scrive : “Dio è intervenuto innumerevoli volte nella storia mostrando la Sua Onnipotenza, dalla creazione ai tempi nostri, attraverso quelli che si chiamano "i miracoli" (non magie) che sono quegli avvenimenti straordinari di natura sovrannaturale, che superano in modo chiaro ed inequivocabile le leggi della natura e che non sono giustificabili umanamente e scientificamente, di cui la storia dell'umanità è piena.”
Così Sellitto rilega l'azione di Dio a interventi straordinari, sovrannaturali, miracolosi, escludendo dunque Dio dalla vita quotidiana dell'Uomo che Egli Ama ad ogni istante, Gesù Cristo ci ha rivelato che Dio opera costantemente senza riposo per il bene dell’Uomo :
Ma Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero». Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.” (Giovanni 5, 17-18)

Per Sellitto, se non ci sono miracoli, interventi straordinari, sopranaturali, secondo Sellitto, Dio non esiste. Perciò Sellitto rinnega o non conosce l'azione costante di Dio e il Suo Amore, Sellitto rinnega o non conosce Dio rivelato da Gesù Cristo... e poi Sellitto, Samuele, Patrick e compagnia si danno il titolo di “cristiani veri” aggredendo chi è molto più Cristiano di loro... Tutte bestemmie vere !

Sellitto dimostra di essere il solito fondamentalista con tendenze fanatiche che legge la Bibbia senza capirne il significato profondo e che vuole erigere la sua ignoranza a livello di sapere. Tutta miseria !

13. "Non c'è, nemmeno per chi crede, una verità assoluta"

Ancora una volta il titolo di Sellitto è ingannevole perché Sellitto scrive “non c’è...” mentre il papa dice “non parlerei...”. C’è una grande differenza perché Sellitto suppone una affermazione mentre il papa invita a un approfondimento, un chiarimento.

A Sellitto piace proprio “contraddire” il papa per farsi bravo. Qui Sellitto se la prende con la parola “assoluto”, una parola che non esiste nel Vangelo ma che Sellitto appioppa a Gesù.

I detti del papa nel loro contesto :

Tra l’altro il papa ha detto :
Per cominciare, io non parlerei, nemmeno per chi crede, di verità “assoluta”, nel senso che assoluto è ciò che è slegato, ciò che è privo di ogni relazione. Ora, la verità, secondo la fede cristiana, è l’amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Dunque, la verità è una relazione!”
(Lettera di Bergoglio a Scalfari, pubblicata su “la Repubblica” - 4 settembre 2013)

Notate bene che Sellitto nel suo articolo non cita quest’ultima frase che spiega bene qual’è la verità in cui crede il papa e ogni Cristiano autentico. Questa frase smonta tutte le insinuazioni di Sellitto !
Il papa spiega anche bene qual’è il senso di “assoluto”, “ciò che è slegato, ciò che è privo di ogni relazione” dunque in questo senso una “verità assoluta” esclude la relazione di Amore di Dio con l’Uomo e perciò il papa fa questo chiarimento sulla parola “assoluta”.

Sellitto scrive : “I cristiani possiedono la Verità: Cristo”.
Sellitto parla di una “verità” come un “oggetto” da possedere e che può anche essere usato per dominare gli altri, mentre il papa parla della verità cristiana che è una relazione di Amore (che include incontri, dialogo, ...), la verità manifestata da Gesù Cristo “via, verità e vita” che durante tutto il Vangelo Ama, dialoga e incontra.

14. Il Bene secondo coscienza

Il detto del papa nel suo contesto :

Secondo Sellitto, uno che non ha mai sentito parlare di Gesù, di Dio e dei suoi comandamento non può fare del bene, non può amare la sua moglie, i suoi figli, i suoi amici, ... niente di tutto questo, secondo Sellitto, può solo fare il male !
Questo è falso, perciò ci deve essere per forza qualche cosa nell’Uomo che lo guida a fare il bene, questo si chiama “coscienza”, la stessa che ci fa avere rimorsi quando si capisce di avere fatto qualche sbaglio... Perciò l’Uomo con la coscienza addormentata o distolta può fare del male, ma l’Uomo con la coscienza sveglia e libera cercherà sempre di fare quello che è bene. La coscienza è nella parte più intima dell’Uomo che può “parlare” con Dio, Sommo Bene (come dice bene Sellitto per una volta, una cosa l’ha azzeccata, è festa !).

In verità nella storia ci sono stati più Uomini uccisi in nome di “dio” che per altri motivi...
verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.” (Giovanni 16, 2-3)
Anche Gesù Cristo fa parte di queste vittime, ucciso da chi ha messo da parte la propria coscienza per obbedire a leggi di Dio pervertite da interessi particolari !!! Come accade ancora oggi sopratutto nei paesi islamici, ma non solo.
Perciò un compito importante del Cristiano è di svegliare e liberare le coscienze (da modelli predefiniti soggetti a egoismo) per portare alla piena conoscienza di Dio come ha fatto Gesù stesso nel Vangelo quando diceva ai suoi discepoli “Svegliatevi !”.

Sellitto scrive : “Non esiste per chi crede e deve aiutare a credere il mondo nel Dio cattolico il Bene secondo coscienza”
Vediamo cos’è la coscienza secondo il “catechismo della Chiesa cattolica” (scritto molto prima dell’arrivo di papa Francesco) che Sellitto sembra non conoscere o rinnegare :
« Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce, che lo chiama sempre ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, quando occorre, chiaramente parla alle orecchie del cuore [...]. L'uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al suo cuore [...]. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità propria ».
Presente nell'intimo della persona, la coscienza morale le ingiunge, al momento opportuno, di compiere il bene e di evitare il male. Essa giudica anche le scelte concrete, approvando quelle che sono buone, denunciando quelle cattive. Attesta l'autorità della verità in riferimento al Bene supremo, di cui la persona umana avverte l'attrattiva ed accoglie i comandi. Quando ascolta la coscienza morale, l'uomo prudente può sentire Dio che parla.”

Il Vangelo dice anche :
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui” (1Gv 3, 18-22)

Geremia nell’Antico Testamento scrive, annunciando l’alleanza di Dio con gli Uomini per mezzo di Gesù Cristo e la sua “legge” dell’Amore :
«Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato.» (Geremia 31, 31-34)

Ancora una volta le insinuazioni di Sellitto contro il papa sono false.

15. "La salvezza... si regala, è gratuita"

I detti del papa nel loro contesto :

La gratuita va capito nel senso di “senza merito”. Chi può meritare che uno muoia per lui ?
Chi può avere l’arroganza di dire “io merito che questo sia morto per me” o “morire per me era il minimo che poteva fare” ? Chi può avere questa arroganza ? Proprio nessuno !!!
La morte di Gesù in Croce è un regalo che Lui ci ha dato di volontà propria, manifestando cosi un Amore che non può essere meritato, un Amore che ci salva gratuitamente :
Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio.” (Giovanni 10, 17-18)

Può salvarsi da solo uno che non sa nuotare e che sta affogando nel mare ? Questo che sta affogando può meritare che uno muoia al posto suo nel tentativo di salvarlo ? No ! Però è proprio questo che Gesù fa, muore al posto nostro per salvarci. Questo è la grazia di Dio.
Le parole grazia e gratuita hanno la stessa radice latina, tra i sinonimi di grazia c’è : perdono, clemenza, assoluzione, condono, amnistia, indulgenza, indulto, aiuto divino, misericordia, benedizione, amore, benevolenza, benignità, favore, ...

San Paolo scrive :
Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.” (Romani 5, 6-11)
E ancora :
Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia, perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.” (Romani 5, 19-21)
E ancora :
Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.” (Efesini 2, 1-10)

Perciò quando il papa dice che la salvezza è un regalo, sta solo citando il Vangelo !
Cosi le dicerie di Sellitto dimostrano solo la propria ignoranza del Vangelo e del insegnamento di Gesù, poi Sellitto si crede tanto cristiano e vuole fare il maestro diffondendo la propria ignoranza e aggredendo chi ne sa più di lui !!!

Il Cristiano non fa il bene per salvarsi, comprarsi la salvezza, meritarla, ma il Cristiano fa il bene perché è già stato salvato dal peccato e fa per gli altri quello che è stato buono per lui. Altrimenti un cristiano sarebbe come i farisei del tempo di Gesù che facevano i loro rituali di purificazione per essere benedetti da Dio, i stessi farisei che hanno fatto uccidere Gesù, il Cristiano autentico non fa queste cose !

Rispetto alla santificazione, Sellitto cita testi dell’Antico Testamento scritti prima della rivelazione di Gesù perciò sono incompleti e fuorviante se non si ha capito prima l’insegnamento di Gesù in profondità. Altrimenti si cade negli stessi errori degli scribi e farisei del tempo di Gesù e che Lo hanno fatto uccidere.

Sellitto scrive : “Bergoglio parla di “bene irrinunciabile” quando invece San Paolo parla di “tesoro geloso”. Gesù non ha mai considerato un “bene irrinunciabile” (come affermato da Bergoglio) la sua uguaglianza con Dio, ma non l'ha considerata un “tesoro geloso” (come ci dice San Paolo). Dire di “non considerare un bene irrinunciabile” equivale a dire che quel bene è rinunciabile: quindi si può rinunciare a quel bene. Il che porterebbe a significare e a ritenere che Gesù Cristo considera un bene rinunciabile la Sua divinità. Mai Cristo potrebbe però rinunciare alla Sua natura divina. Affermare questo porterebbe a negare e a far negare la natura divina di Cristo, Uomo Dio.”
Qui Sellitto vaneggia proprio, parte in un mare di supposizione di cose che il papa non ha mai detto !!! D’altra parte “tesoro geloso” e “bene irrinunciabili” sono sinonimi, un tesoro è un bene (anche prezioso) e quando uno è geloso di una cosa non può rinunciarci perciò diventa una cosa irrinunciabile, perciò “tesoro geloso” = “bene irrinunciabili”. Perciò tutti i vaneggiamenti di Sellitto sono falsità.

Ecco il meglio per la fine :
Sellitto scrive : “Per salvarci dobbiamo dapprima purificarci... Quindi la purificazione richiede la nostra totale volontà”
Dunque secondo Sellitto la purificazione è compito nostro...
Ma il Vangelo ci insegna che è solo Gesù che purifica di volontà Sua il lebbroso che incontra (persona considerata impura dai farisei al tempo di Gesù), toccandolo per guarirlo :
Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve.” (Matteo 8, 1-3)
Di certo il lebbroso non seguiva Gesù prima di averLo incontrato e di essere stato purificato gratuitamente da Lui, ma dopo di questo anche il lebbroso si può essere messo al seguito di Gesù.
Questo passo di Vangelo dimostra falso quello che scrive Sellitto.

Sellitto manifesta le sue tendenze al farisianesimo che è incompatibile con l’essere Cristiano.
Sellitto è affetto dalla sindrome da fariseo che gli fa avere paura della gratuità e che gli fa preferire avere l’impressione di pagare “di tasca sua” quello che Dio gli dà gratuitamente. Alla base di questa sindrome c’è l’egoismo o meglio l’egocentrismo come lo dice bene il papa:
Proprio l’egoismo, essere al centro di tutto… E’ tanto difficile ascoltare la voce di Gesù, la voce di Dio, quando uno gira intorno a se stesso: non ha orizzonte, perché l’orizzonte è lui stesso. E dietro a questo c’è un’altra cosa, più profonda: c’è la paura della gratuità. Abbiamo paura della gratuità di Dio. E’ tanto grande che ci fa paura.” (Omelia di Santa Marta, 4 novembre 2014)
Anche se nel caso di Sellitto e compagnia, il suo “orizzonte” non è forse direttamente lui stesso ma il luogo di Gallinaro, una proiezione del suo ego e dei suoi desideri egoistici che lo acceca completamente e gli impedisce di vedere l’“orizzonte” indicato da Gesù di Nazaret, un “orizzonte” molto più ampio e bello.

16. "Tutti noi finiremo. Andiamo sulla strada dell'annullamento esistenziale della vita. ...I martiri diminuiscono fino al nulla; e noi... andiamo verso la terra dove tutti finiremo"

Il detto del papa nel suo contesto :

Nella sua omelia sul tema dei martiri, il papa parla solo della vita del corpo che è destinato a finire come lo dimostra il ritorno alla polvere di tutti quelli che hanno vissuto prima di noi.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!” (Genesi 3, 19)

Qui il papa NON parla della vita eterna assicurata da Gesù Cristo, NON la mette in dubbio, qui non ne parla proprio perché non è il tema della sua riflessione.

Perciò Sellitto diffonde la sua confusione nel non capire di cosa parla esattamente il papa.

17. L'alleanza del popolo ebreo con Dio non è mai stata revocata

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

In aggiunta Sellitto cita un certo P.L. Kramer, uno “studioso” sconosciuto delle apparizioni di Fatima in cerca disperata di fama (niente di più comodo per farsi conoscere : prendersela con chi è già conosciuto), cosi si capisce bene appresso a chi vanno questi di Gallinaro, vanno appresso a pseudo-profezie, “rivelazioni private”, sensazionalismo, fenomeni “straordinari”, che non hanno niente a che fare con il Vangelo vissuto e a Gesù Cristo che questi trascurano nei fatti al quotidiano.
Se non si capisce e non si pratica quello che Gesù ha insegnato con la sua vita descritta nel Vangelo, è inutile e fuorviante cercare altre cose o “rivelazioni”. Per capire cosa dice il Vangelo basta studiarlo o farselo spiegare (da chi lo ha studiato e capito bene) nel suo contesto storico-culturale e universale, non serve altro.

18. "Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso... non è la verità"

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati. 
 
19. "Chi sono io per giudicare (i gay)"?

Questoè già stato commentato qui . I “sbagli” fatti da Sellitto sono già stati dimostrati.

Solo per completare, Sellitto ha dimenticato un insegnamento di Gesù :
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.” (Matteo 7, 1-5)

20. "I buoni cattolici" non devono fare i figli come i conigli

Sellitto deforma, esagera e drammatizza il detto del papa solo per dare peso alle sue proprie opinioni personali.

Il detto del papa nel suo contesto :

Prima di tutto si deve rimettere il detto nel suo contesto : il papa risponde a un domanda nel caso delle Filippine, e quando parla di “conigli” si riferisce a un caso particolare come dice lui stesso nell'intervista Quell’esempio che ho menzionato poco fa, di quella donna che aspettava l’ottavo e ne aveva sette nati col cesareo: questa è una irresponsabilità.. Pensate in quale condizioni si può praticare il cesareo in un paese povero come le Filippine e quale rischi prende quella dona per se stessa, per il figlio da nascere e per i 7 figli già nati che rischiano di ritrovarsi orfani...
Il papa parla di tre figli per coppia come una cosa importante per mantenere la popolazione, dunque NON dice che è un obbligo di avere tre figli, NE dice che non se ne possono fare di più, dice solo che è importante di averne tre. Perciò nessun genitore può sentirsi offeso.
D'altra parte il papa si oppone a una generazione senza seno di figli (perciò usa l'immagine dei conigli) e invita ad una “paternità responsabile”, cioè fare i figli che si sarà in grado di amare, mantenere, nutrire, alloggiare, educare, … Dunque il papa invita a fare i figli secondo le proprie capacità e perciò si deve pensare prima di agire, come Gesù stesso ha insegnato nel Vangelo :
Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.” (Luca 14, 28-30)

Nella stessa intervista, il papa ha anche detto : Per la gente più povera un figlio è un tesoro. […] Ma bisogna guardare anche la generosità di quel papà e di quella mamma che vedono in ogni figlio un tesoro. Questo smonta tutta la drammatizzazione di Sellitto, perciò Sellitto non cita questo passo. Sellitto dimostra ancora una volte di non capire quello che il papa dice.

Forse a Sellitto piace fare dei figli che non sarà in grado di amare, mantenere, nutrire, alloggiare, educare ? Poveri figli !!!
Per questo, Gesù ha ragione di dire :
Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato. Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».” (Luca 23, 28-31)

21. "Se un amico mi dice una parolaccia... gli arriva un pugno! E' normale!"

Perche Sellitto mette i 3 puntini ? Cosa nascondono questi 3 puntini ?
Ecco cosa nascondono i puntini : ma se il dott. Gasbarri, grande amico, mi dice una parolaccia contro la mia mamma, gli arriva un pugno! E’ normale!”

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa prende un esempio estremo per fare capire che non si può scherzare su tutto quando si tocca gli affetti delle persone. Perché chi si sente offeso nei suoi affetti perde il senso della ragione e diventa capace di tutto, dimenticando anche gli insegnamenti più alti di non-violenza e di amore. Perciò il papa invita a non offendere gli altri.

Per una volta il commento di Sellitto a proposito dell’Amore di Cristo senza limiti è buono... però vorrei vedere cosa farebbe Sellitto se uno insulta di brutto la sua madre, o vorrei vedere cosa fa/dice quando guida la sua macchina e uno gli rifiuta la precedenza a brucia pelo... di certo non sarebbe una mostra d’Amore... Poi è facile criticare quello che gli altri fanno di cattivo, ma è molto più difficile auto-criticarsi quando si fa le stesse cose !!!

22. "In teoria possiamo dire quello che il vangelo dice... Nella teoria siamo tutti d'accordo"

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa parla di “teoria” a proposito della non violenza (“In teoria, possiamo dire che una reazione violenta davanti a un’offesa, a una provocazione, in teoria sì, non è una cosa buona, non si deve fare”) perché davanti a certe offese uno si può arrabbiare e dimenticare tutte le buone maniere. Perciò il papa invita alla prudenza per non fare arrabbiare gli altri, perché la realtà umana resta quella che è malgrado tutti i buoni insegnamenti ricevuti. Dunque il papa mette a confronto la “teoria” degli insegnamenti e la loro pratica nelle realtà umane.

Ancora une volta Sellitto non capisce quello che il papa dice.

23. Simeone e Anna sono i creativi; Giuseppe e Maria no.

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa parla di una creatività frutto di sapienza e di esperienza. Chi ha più esperienza, i giovani o gli anziani ? Sicuramente gli anziani. Il Signore ha dato loro la sapienza attraverso un lungo cammino nella via dell’obbedienza alla sua legge. Obbedienza che, da una parte, umilia e annienta, però, dall’altra accende e custodisce la speranza, facendoli creativi, perché erano pieni di Spirito Santo.

A differenza di quanto vuole fare credere Sellitto, il papa non sminuisce il ruolo di nessuno, basta leggere la sua omelia per intero per capirlo.
Il papa accenna solo un fatto che si può notare in ogni famiglia : i nonni (gli anziani) capiscono i nipoti (i bambini) meglio dei propri genitori che hanno meno esperienza della vita.

Però questo è solo un dettaglio della sua omelia perché il protagonista centrale è il bambino Gesù senza il quale gli altri personaggi non hanno nessuna importanza. Dunque Sellitto si ferma, a sproposito, su dettagli.

24. Dare "le dimissioni è stato... un esempio di grandezza... un atto di santità"

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa dice che la dimissione di Benedetto XVI è stata un esempio di grandezza perché è un atto di grande umiltà. Infatti, papa Benedetto che non si è più sentito in grado di esercitare il suo ruolo ha preferito dare la dimissione piuttosto che aggrapparsi al suo posto e nuocere alla Chiesa, perciò papa Benedetto ha dimissionato per il bene della Chiesa, dunque non ha rinunciato alla sua missione, ne ha rinnegato il suo ruolo, lo ha compiuto, perché il dovere del papa è di operare per il bene della Chiesa.

Il passo dell’Apocalisse citato, a sproposito, da Sellitto si riferisce agli imperatori romani del tempo in cui fu scritta, perciò è completamente fuori luogo e fuorviante.

25. Gli insegnamenti di Bergoglio ai novelli sposi in relazione con i figli

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa ha detto : Ma la cosa più importante è camminare insieme, collaborando, aiutandosi a vicenda; chiedersi scusa, riconoscere i propri sbagli e chiedere perdono, ma anche accettare le scuse degli altri perdonando – quanto è importante questo! Alle volte penso ai matrimoni che dopo tanti anni si separano. “Eh… no, non ci intendiamo, ci siamo allontanati ”. Forse non hanno saputo chiedere scusa a tempo. Forse non hanno saputo perdonare a tempo. E sempre, ai novelli sposi, io do questo consiglio: “Litigate quanto volete. Se volano i piatti, lasciateli. Ma mai finire la giornata senza fare la pace! Mai!”. E se i matrimoni imparano a dire: “Ma, scusa, ero stanco”, o soltanto un gestino: è questa la pace; e riprendere la vita il giorno dopo. Questo è un bel segreto, e questo evita queste separazioni dolorose.

Nel quotidiano i conflitti sono inevitabili, c’è sempre chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Il papa dice solo che è meglio una litigata che viene superata piuttosto che trattenere rancori che portano a separazioni.

Il detto del papa nel suo contesto :

Il papa ha detto : Un buon padre sa attendere e sa perdonare, dal profondo del cuore. Certo, sa anche correggere con fermezza: non è un padre debole, arrendevole, sentimentale. Il padre che sa correggere senza avvilire è lo stesso che sa proteggere senza risparmiarsi. Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire: “Io alcune volte devo picchiare un po’ i figli... ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello! Ha senso della dignità. Deve punire, lo fa in modo giusto, e va avanti.

Il papa fa solo l’elogio del padre che sa rispettare la dignità del figlio anche quando deve punirlo prendendo un esempio che gli è capitato di sentire. Il papa non dice che si devono picchiare i figli.

D’altra parte Sellitto sbaglia, come molti, nel modo in cui considera i bambini (“creature innocenti”) e in cui interpreta i passi di Vangelo che cita a proposito dei bambini (Marco 10, 13-16 e Matteo 18, 2-7).
Per quanto riguarda i bambini immaginati come “creature innocenti”, vediamo cosa dice la Bibbia, la parola di Dio, a proposito :
La stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui.” (Proverbi 22, 15)
E l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: «Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza” (Genesi 8, 21)
E Sant’Agostino testimonia :
Chi mi ricorderà i peccati commessi nell’infanzia? Infatti nessuno dinanzi a te è immune da peccato, neppure il piccolo che ha appena un giorno di vita sulla terra! Chi me li ricorderà, se non un qualsiasi piccino, nel quale vedo ciò che non ricordo di me?... Dunque i bambini non sono innocenti nell’anima... Ho visto e osservato bene un bambino che soffriva di gelosia: non parlava ancora, e già guardava, pallido e accigliato, un altro lattante. Chi non sa queste cose?... Se... sono stato concepito nel peccato e nel peccato mia madre mi ha allevato nel suo utero, dove mai, mio Dio, dove mai, e quando, Signore, io, tuo servo, sono stato innocente?” (Confessioni I.7).
Altrimenti a cosa servirebbe educare i figli ???

Per quanto riguarda i passi di Vangelo citati : bisogna rimettere la parola “bambino” nel contesto in cui Gesù l'ha detta : al tempo di Gesù, a grande differenza di oggi, i bambini erano all'ultimo gradino della scala sociale alla pari dei schiavi e dei servi, e venivano usati come servi nelle proprie casa, questa è la somiglianza che indica Gesù. In questo senso va dunque capita la parola “bambino”. Dunque quando si legge “bambino” nel Vangelo, si deve capire “servo”. Ciò esclude il sentimentalismo che Sellitto ha verso i bambini. Perciò il commento di Sellitto è sbagliato e fuori luogo.

26. Il divorzio cristiano e le seconde (o più) nozze

Il detto del papa nel suo contesto :

Prima di tutto perché Sellitto si preoccupa dei divorziati che vanno a prendere la Comunione, visto che lui e tutta la banda di Gallinaro dicono (o meglio “fanno capire” subdolamente ma chiaramente) ai loro seguaci di non andare in chiesa ? Sicuramente solo per avere un altro pretesto per criticare, a sproposito, il papa.

Il papa NON parla di fare divorzi cristiani come suggerisce Sellitto, ma parla solo di dare la Comunione alle persone divorziate e di migliorare la pastorale matrimoniale per fare matrimoni secondo la volontà di Dio ed evitare le separazioni. Il papa vuole curare il problema delle separazioni alla radice per creare matrimoni sinceri e duraturi come insegna Gesù perciò il papa è in accordo con il Vangelo, dunque ancora una volta Sellitto sbaglia magistralmente.

Però, da quello che dice Sellitto, si capisce che Sellitto vuole che le persone divorziate restano escluse dalla Comunione.

Ma ritorniamo all'origine, a Gesù nell'ultima Cena quando ha istituito la Comunione, l'Eucaristia : Gesù ha forse escluso qualcuno dalla sua Eucaristia ? Ne ha forse escluso Giuda che lo ha tradito ? Ne ha forse escluso Pietro che lo ha rinnegato ? Ne ha forse escluso qualcun'altro dei suoi discepoli che lo hanno tutti vigliaccamente lasciato senza aiuto nelle difficoltà ?
Vediamo cosa dice Gesù durante la sua Eucaristia :
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene TUTTI, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.” (Matteo 26, 26-28)

Poi, quando Gesù è stato messo in croce, si è forse pentito di avere dato l'Eucaristia a gente che lo avevano tradito, rinnegato, abbandonato, maltrattato, messo a morte, … ??? NO, non si è pentito perché ci ha perdonati tutti dicendo : “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23, 34)
Dunque Gesù non ha escluso nessuno dalla sua Eucaristia e dal suo perdono.

Se il papa non vuole escludere nessuno dall'Eucaristia come Gesù stesso ha voluto e fatto, ben venga ! Se in passato la Chiesa si è allontanata dal Vangelo e oggi ci si ravvicina, ben venga !

Dunque sono quelli di Gallinaro che si oppongono all'insegnamento di Gesù quando vogliono escludere qualcuno dall'Eucaristia.

27. L'Ecumenismo o il Sincretismo di Bergoglio ispirato a Sai Baba

I detti del papa nel loro contesto :

Il meglio per la fine :
Sellitto insinua che papa Francesco si ispira a Sai Baba quando parla di “civiltà dell'amore” ma Sellitto non sa che fu papa Paolo VI che parlò per primo di “civiltà dell'amore” negli anni 70 e Paolo VI ha addirittura scritto un libro che si intitola “La civiltà dell'amore” (http://www.ibs.it/code/9788820994310/paolo-vi/civilta-dell-amore.html) !!!

Poi papa Giovanni Paolo II ha ripreso il tema :
Una domanda interpella profondamente la nostra responsabilità: quale civiltà si imporrà nel futuro del pianeta? Dipende infatti da noi se sarà la civiltà dell'amore, come amava chiamarla Paolo VI, oppure la civiltà - che più giustamente si dovrebbe chiamare "inciviltà" - dell'individualismo, dell'utilitarismo, degli interessi contrapposti, dei nazionalismi esasperati, degli egoismi eretti a sistema. Avviandosi a celebrare il giubileo del 2000, la Chiesa sente il bisogno di invitare quanti hanno veramente a cuore le sorti dell'uomo e della civiltà a mettere insieme le proprie risorse e il proprio impegno, per la costruzione della civiltà dell'amore.” (Angelus, 13 febbraio 1994 - https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/angelus/1994/documents/hf_jp-ii_ang_19940213.html)

Preghiera a Maria per la vita - Giovanni Paolo II :
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita :
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fa' che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
(Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Evangelium Vitae, n.105, marzo 1995 - http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae.html)

Dunque papa Francesco, quando parla di “civiltà dell'amore”, riprende solo un pensiero dei suoi predecessori.

Poi, tutti i discorsi citati da Sellitto dove il papa parla di unità sono stati fatti in ambienti cristiani e indirizzati a persone di altre confessioni CRISTIANE (ortodossi, evangelici, ...) che riconoscono la divinità e la verità di Gesù Cristo ma che hanno solo pratiche diverse e diversità di pensiero su altri punti. Dunque tutte le insinuazioni di Sellitto sono false.
Mentre il papa invita all'unità di tutti i cristiani, perché questi di Gallinaro incitano alla divisione ? Quale forza maligna guida i loro pensieri ? Di certo la loro ignoranza, il loro orgoglio, il loro egocentrismo, ...

Dunque questi di Gallinaro danno del santone al papa un personaggio pubblico eletto dai suoi pari per predicare il Vangelo e curare il bene della Chiesa, dei suoi membri e di tutti gli Uomini, mentre, in verità, sono questi di Gallinaro che vogliono fare i santoni autoproclamati chissà chi !!!
Qui si arriva al massimo della malafede, non si può andare oltre. E proprio vero che “il bue dice sempre cornuto all’asino”...


In questo articolo è stato dimostrato che tutte le insinuazioni di questi di Gallinaro contro il papa sono false, però resta la domanda : Perché questi di Gallinaro odiano il papa ?
Questi di Gallinaro sono persone che si leggono le “profezie” di “veggenti” e luoghi di “apparizione” invece di leggersi il Vangelo, capirlo in profondità e praticare l’insegnamento di Gesù.
Queste “profezie” o meglio pseudo-profezie si fanno la gola calda nel annunciare calamità e pericoli ma non hanno niente a che fare con il Vangelo e Gesù, e perciò sono pseudo-profezie, cioè hanno l’apparenza di “profezia” (nel linguaggio più di tutto) ma sono menzogna rispetto al Vangelo.

Questi di Gallinaro hanno letto delle pseudo-profezie che annunciano “un papa malvagio prima di un ritorno di Gesù” e come vogliono fare sbrigare Gesù a ritornare (vogliono comandare loro a Gesù !!!), cercano di vedere realizzate tale pseudo-profezie appioppando a papa Francesco insinuazioni false e perverse per farlo apparire in modo negativo.

Ci sono due cose che permettono di riconoscere la falsità delle pseudo-profezie rispetto al Vangelo:
  • il fatto che distolgono dal leggere, capire e praticare l’insegnamento di Gesù contenuto nel Vangelo (che può essere riassunto semplicemente nel fare sempre e solo del bene concretamente a chi ti sta vicino sia che lo consideri amico o nemico, può sembrare un cosa facile ma in verità è molto difficile da fare sempre, è di divina semplicità e difficoltà).
  • il fatto che seminano paura nella mente delle persone che cosi diventano debole e manipolabili a piacere da chi vuole abusare di loro. La vita di Gesù ci insegna che dove c’è paura non ci può essere Amore nei fatti, e dove non c’è Amore non c’è Dio, e dove non c’è Dio, c’è solo satana.
Vediamo se questi di Gallinaro sono sotto l'effetto di pseudo-profezie :
- Ammettiamo che il papa sia malvagio come dicono questi di Gallinaro
- Dunque questo “papa malvagio” è un nemico di questi di Gallinaro “veri cristiani”...
- Gesù insegna nel Vangelo di Amare i nemici (“amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” – Matteo 5, 44), cosa che Gesù stesso ha fatto fino sulla Croce. Questo è il cuore dell’insegnamento di Gesù, NON è una cosa facoltativa.
Perciò questi di Gallinaro dovrebbero Amare, come insegna Gesù, anche questo papa che considerano nemico. Lo fanno? No! Sono distolti dal praticare l’insegnamento di Gesù? Si! Hanno paura e diffondono paure sotto forma delle loro insinuazioni? Si!
Dunque questi di Gallinaro sono ingannati da pseudo-profezie colme di falsità rispetto al Vangelo.



Ali Agca tentò di uccidere Giovanni Paolo II sparando con una pistola contro di lui perché questo Papa portava la luce nel suo tempo con il Vangelo. Ali Agca fallì ; oggi, in altri tempi con altri modi, altri disgraziati tentano di uccidere il Papa sparando calunnie e diffamazioni (che hanno l'arroganza di chiamare “verità”, ma che sono solo vere menzogne) contro di lui perché anche lui porta la luce nel suo tempo con il Vangelo. Quest’altri disgraziati fallirano anche loro. Mezzi diversi, tempi diversi, disgraziati diversi, ma stesso obbiettivo : mantenere le tenebre perché i disgraziati odiano la luce.
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.(Giovanni 1, 5)


Nessun commento:

Posta un commento